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Solo pinne e salvagente: voleva raggiungere la Spagna dal Marocco a nuoto

Una muta, un paio di pinne, un salvagente e nient’altro. Così ha tentato la traversata dal Marocco alla Spagna, a nuoto, sfidando le correnti e l’indifferenza un uomo salvato per caso, il 16 luglio, da una famiglia a bordo di uno yacht diretto alle Baleari. A 13 miglia dalla costa andalusa di Benalmádena, in mezzo al nulla, tra la scia di una petroliera e l’incredulità generale.

In un primo momento avevano pensato fosse un uccello. Poi il binocolo ha svelato l’orrore: un uomo solo in mezzo al mare. Nel video del salvataggio, pubblicato dalla Reale Assemblea dei Capitani di Yacht (RAECY), si vede l’uomo annaspare verso lo yacht, afferrare una cima lanciata dall’equipaggio, e infine salire a bordo, esausto. “Abbiamo trovato un naufrago… è incredibile dove si trovava”, si sente dire a uno dei soccorritori, mentre la telecamera inquadra un orizzonte vuoto, solcato solo da navi troppo lontane per vedere o preoccuparsi.

L’uomo, secondo le testimonianze, parlava a fatica. Dopo avergli offerto acqua, vestiti asciutti e una tazza di zuppa, la famiglia ha puntato la prua verso Estepona. Ma prima di arrivare in porto, una nave del servizio di soccorso marittimo ha preso in carico il migrante, trasportandolo a Malaga, dove è stato affidato infine alla polizia e alla Croce Rossa.

Non è un caso isolato. Decine di migranti tentano ogni anno di raggiungere la Spagna con mezzi di fortuna: camere d’aria, materassini, braccioli gonfiabili. La Guardia Civil, che presidia i confini marittimi, conferma che episodi simili si ripetono ciclicamente. Ma solo qualcuno finisce sotto i riflettori.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, nel 2023 almeno 572 persone sono morte tentando di attraversare il tratto di mare tra il Nord Africa e la Spagna. Nei primi mesi del 2025, le vittime sono già 151.

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