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Thiene. Red Devils Awards, oltre 5mila appassionati alla mostra di modellismo

Thiene. Cinquemila persone, 1.264 modellini, 500 modellisti, 250 medaglie, 64 club, 8 categorie in concorso, 24 stand commerciali e 1.300 metri quadrati di esposizione.

Il sipario è calato, ma sono cifre importanti quelle che hanno caratterizzato la 16° edizione del Red Devils Awards, la mostra-concorso di modellismo che si è svolta nel Lanificio Ferrarin e anche quest’anno ha registrato un grande successo di pubblico.

Una presenza massiccia di operatori italiani del settore, ma ne sono arrivati anche da Ungheria, Francia, Spagna e paesi vicini. E per evidenziare la presenza degli altri paesi è stata esposta all’entrata una carta geografica sulla quale ogni gruppo ha puntato uno spillo rosso in corrispondenza della città di provenienza, un modo per mostrare di ‘esserci stato’.

“E’ il concorso di modellismo più importante d’Italia – ha sottolineato raggiante Denis Pozza, vicepresidente Red Devils Club – e anche quest’anno oltre a tantissimi visitatori abbiamo avuto numerosi espositori italiani ed europei. Qui c’è l’eccellenza del modellismo in Europa”.

250 medaglie fresche di conio sono state preparate per i vincitori, uno per ognuna delle 8 categorie presenti. Assegnati anche i premi Never Seen Before, Best of Class, Junior Trophy e Red Devils Cup. Il Best of Show è andato ad una caravella fatta a mano che ha richiesto 3 anni di lavoro costante.

Le scene di guerra ricostruite con dettagli minuziosi, i grandi mezzi militari originali in mostra, le armi e i mezzi esposti hanno sbalordito i grandi ma soprattutto i bambini, che vagavano tra gli stand e le aree della manifestazione con la bocca spalancata per la meraviglia. Hanno affiancato la mostra-concorso anche i Dog Fight, che hanno esposto mezzi militari originali. Per gli amanti dell’arte a tema è stata allestita una parete fotografica di ritratti del fotografo Giò Tarantino, che grazie all’interesse degli amanti del settore ha visto esaurite le opere in un battibaleno.

“E’ stato importante anche l’indotto economico che abbiamo generato – ha spiegato Denis Pozza – perché oltre ad aver riempito gli hotel di Thiene e Zugliano abbiamo mandato tante persone a Schio e nei dintorni. Dobbiamo inoltre – ha concluso – ringraziare la famiglia Ferrarin per averci dato lo spazio espositivo”.

A. Bia.

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