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Trascura un malessere per non lasciare soli i pazienti. Così muore una giovane medico di famiglia

Un grave lutto ha colpito la comunità di Dorgali (Nuoro) per la morte improvvisa della dottoressa Maddalena Carta, medico di medicina generale in servizio nel paese. Aveva solo 38 anni. A riportare la notizia è la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg). La notizia ha scosso profondamente colleghi, pazienti e cittadini, che la ricordano come una professionista attenta e molto apprezzata.

La sua scomparsa, oltre al dolore che lascia, rappresenta anche l’estrema conseguenza della mancanza di attenzione per la Medicina Generale e le sue specifiche esigenze, denuncia la Simg. Secondo i racconti di chi la conosceva, infatti, la dottoressa avrebbe trascurato un malessere, probabilmente per non lasciare da soli i suoi assistiti e i cittadini, vista l’assenza per malattia degli altri due medici di famiglia dell’area. La sua situazione clinica si è però aggravata, sino a renderne necessario il ricovero all’ospedale San Francesco di Nuoro e poi il trasferimento in elisoccorso al Brotzu di Cagliari, dove si è spenta giovedì scorso.

Quando muore un medico di famiglia, non è soltanto la professione a perdere una collega stimata e appassionata: è l’intera comunità a rimanere orfana di un punto di riferimento umano e sanitario – sottolinea Alessandro Rossi, Presidente SIMG – La dottoressa Carta in breve tempo era diventata un riferimento per oltre 1800 cittadini che si affidavano a lei con stima e fiducia. La SIMG condivide le parole del Presidente FNOMCeO, Filippo Anelli, che ha definito questa tragedia “un’altra inaccettabile morte sul lavoro” e ha espresso la riconoscenza della classe medica per aver incarnato, fino all’estremo sacrificio, i principi più alti della professione”.

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