Il Lane non si ferma e continua a correre. La squadra di Gallo archivia la pratica Pro Patria con un netto 3-0, resta agganciata al vertice insieme al Lecco e manda un segnale chiaro: al “Menti” non si passa. Una vittoria che vale molto più dei tre punti, perché mostra maturità, gestione e la capacità di colpire nel momento giusto. Il primo tempo racconta di un Vicenza padrone del campo ma impreciso sotto porta. Occasioni a raffica: Costa e Tribuzzi innescano Morra, Vitale costringe Rovida agli straordinari e al 20’ il numero 10 biancorosso sciupa la palla più clamorosa, calciando troppo debolmente a due passi dal portiere.
La Pro Patria, confinata nella propria metà campo, fatica a respirare e si affaccia solo sporadicamente, con un colpo di testa impreciso di Ferri. L’arbitro sorvola su due episodi dubbi da rigore, uno per parte, e il primo tempo si chiude con un parziale che non rende giustizia al forcing dei biancorossi: 0-0 e applausi solo per l’estremo difensore ospite Rovida, superlativo. La ripresa cambia volto grazie a una mossa decisiva: dentro Rauti per Stuckler. È la svolta. Al 56’ Morra inventa l’assist e l’ex Palermo scarica un diagonale chirurgico che trafigge Rovida. È l’1-0 che accende il Menti e che spiana la strada a un secondo tempo da grande squadra. Trascinato dall’entusiasmo, il Vicenza non si accontenta e al 62’ ancora Rauti, imbeccato da Cuomo, firma la doppietta personale con un altro destro incrociato da manuale. È il colpo del KO. La girandola dei cambi di Gallo serve solo a rinfrescare le gambe, ma non cambia il copione. Al 77’ Rada, entrato da pochi minuti, mette il sigillo sul 3-0 deviando in rete un tiro di Pellizzari. Apoteosi biancorossa: il Lane dilaga e il finale è pura accademia.
Numeri e sostanza: 11 calci d’angolo a zero, possesso palla schiacciante e un avversario mai realmente in partita. La cornice del Menti (9.729 spettatori, di cui appena 29 ospiti) ha accompagnato una prestazione che conferma la crescita del gruppo e la mano dell’allenatore. Gallo, con pragmatismo e idee chiare, non cambia l’undici titolare e raccoglie i frutti di una continuità che in Serie C fa la differenza.
Le firme: doppietta di Rauti, che si prende la scena e il ruolo di protagonista, e gol di Rada, che mette la ciliegina sulla torta. Difesa granitica, centrocampo compatto, esterni propositivi: il Vicenza di oggi è un blocco unico che sa soffrire quando serve e colpire con cinismo. Giovedì, a Fontanafredda contro la Dolomiti Bellunesi, ci sarà già un nuovo banco di prova per testare la fame di questo gruppo. Intanto, il messaggio lanciato alla concorrenza è inequivocabile: il Lane c’è, e vuole restarci in alto.
V.R. (ph Pierpaolo Lovato)