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Hamid Abourchid, dal Marocco a Thiene, da buttafuori a campione di Kickboxing

Ha portato a Thiene atleti provenienti da tutta Italia. Un evento nazionale che lo inorgoglisce e gli dà il senso di quello che ha costruito da quando si è trasferito in Veneto per lasciare il suo Marocco a soli 9 anni. Il Palaceccato era colmo e non ci si aspettava così tante presenze, dato che era Carnevale. Campione di Kickboxing. Hamid  Abourchid, 33 anni,  è presidente del Thiene Fight Club, con cui sta facendo conoscere uno sport poco trattato dai media. Grazie a lui, evento dopo evento, sta facendo diventare Thiene un punto di riferimento e non solo logistico per questa disciplina.

Responsabile Veneto Fight Net, preparatore atletico e mental coach, Hamid si emoziona quando parla di Kickboxing e di quanto avvenuto domenica: ” È stata una bella soddisfazione, sono arrivati ben 500 atleti provenienti da Roma fino a Ventimiglia e La Spezia. Qualcosa che non ci aspettavamo dato che si trattava del week end di Carnevale – racconta il 33enne – . Per fortuna il nostro staff è stato bravo a gestire tutta quella gente. E’ stato davvero emozionante. Era la quarta volta che organizzavamo un evento del genere, ma stavolta è stato tutto oltre ogni aspettativa. 298 incontri in un’unica giornata. “.

Hamid, mi parli di lei e della sua vita oltre lo sport…

Sono nato in Marocco e all’età di 9 anni ho raggiunto mio padre in Italia. A 14 anni mi sono appostiamo della Kickboxing . Ho iniziato a combattere.  Nel 2013 dopo un infortunio sul lavoro ho iniziato a praticare il lavoro di  maestro a tempo pieno. Continuo a farlo ed è stato un crescendo perchè nel 2015 ho deciso di aprire a Thiene un piccolo club, con poche persone. Chi avrebbe mai pensato che sarebbe diventato un punto riferimento per tutta Italia. Thiene è diventata una meta conosciuta come tappa annuale per gli sport da combattimento ed è stato l’unico evento nel Veneto con il maggior numero di atleti provenienti da tutta Italia”. 

Come c’è  riuscito? 

Il nostro club si impegnato in tutti quest’anni a creare campioni di livello nazione ed europeo. Purtroppo, nel nostro territorio si dà poca importanza a questo sport . Paradossalmente,  siamo conosciuti in altre regioni che qui in provincia. Credo che il successo sia dovuto al fatto che noi coinvolgiamo i nostri ragazzi non solo come sport, ma come comunità. Il club è aperto a tutti: dai bambini ai sessantenni.  Quando si cercano volontari siamo i primi a farci avanti per dare un contributo, per aiutare, per fare quello che ci viene richiesto.  Anche noi stranieri abbiamo il senso della comunità e siamo sempre pronti a dimostrarlo, mettendoci a disposizione di chiunque. Anche questo è il nostro club.
La sento molto orgoglioso del percorso fatto in questi anni…
Moltissimo, ma ho un rammarico, quello di non aver completato gli studi.
di Redazione AltovicentinOnline
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