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Sarcedo. Il campione Rocca: “ Il golf esperienza di vita, toglie i giovani dalla strada”

 
Le fresche fronde del parco di Villa Ca’ Dotta smorzano il caldo del mezzodì di metà luglio, orario in cui è stata convocata la conferenza stampa per la presentazione ufficiale di Costantino Rocca, progettista del campo da Golf a 18 buche di Sarcedo e Zugliano. In una saletta della villa si consumano i discorsi delle grandi occasioni.
Il presidente della società proponente Golf promozione Mauro Chilò conferma la sua “verve imprenditoriale” e con la sua contagiosa voglia “del fare” ostenta entusiasmo per l’inizio della fase operativa del progetto.

Il sindaco Giorgio Meneghello ripercorre la strategia politica che vede nell’approvazione del documento “Sarcedo Turistica” la volontà dell’amministrazione comunale di lanciare il turismo come futura attività di sviluppo.
E’ la volta del protagonista della giornata: Il campione di golf Costantino Rocca. Si dice onorato di aver ricevuto questa proposta. E’ il secondo campo che andrà a progettare, dopo quello di Ortovero in provincia di Savona. Sa quindi che sarà un’attività impegnativa, non semplice, anche perché l’obiettivo è ambizioso: “si dovrà costruire un campo internazionale a 18 buche perché ciò rappresenterà anche il punto di forza della struttura che così potrà ospitare gare internazionali calamitando golfisti\turisti da tutto il mondo”.


Rocca confessa che il golf per lui è un lavoro ma anche una straordinaria esperienza di vita: “occorre tecnica, allenamento, ed anche umiltà nel rispettare sportivamente le regole e gli avversarsi. Inoltre essendo uno sport che si svolgendo in mezzo alla natura insegna a rispettarla”. Rocca infine conclude con un’audace considerazione: “Incentivare la diffusione del golf tra i giovani poi permette anche di toglierli dalle strade”.

Può anticiparci qualche sua idea tecnica\progettuale che la valorizzi l’area dove sorgerà il campo?

Per ora ho visto l’area solo velocemente. Cercherò di realizzare un buon compromesso per rendere il campo intrigante per grandi campioni, ma al contempo “giocabile” anche da golfisti un po’ meno esperti. Cercherò inoltre, di dare risalto alle buche che salgono verso villa Bodo e che scenderanno verso il seminario perché avranno una vista sulla piana fantastica. Cercherò di concludere con una buca 18 spettacolare che porterà “al Barcon”.
Qualche altra domanda conclude la conferenza. Applausi. La piccola platea di giornalisti rompe le righe.

All’esterno qualche foto di rito. Lo sfondo il verde del parco, dietro i capannoni della zona industriale del paese. Il pensiero vola alla crisi, alla disoccupazione giovanile. La speranza è davvero che la realizzazione del campo sia uno dei tanti segnali che sanciscano la ripresa.

Alberto Brazzale

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