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Vicenza, il derby è tuo: rimonta e cuore piegano l’Arzignano (2-1)

Il Menti non tradisce mai: anche quando il vento sembra soffiare contro, lo stadio biancorosso diventa il dodicesimo uomo. Il Vicenza batte l’Arzignano 2-1 in rimonta e ritrova quella vittoria che serviva non solo per la classifica, ma soprattutto per rinsaldare convinzioni e certezze. L’avvio non è semplice: i giallocelesti giocano con coraggio e al 34’ trovano il vantaggio con Cariolato, bravo a bruciare Leverbe e a battere Gagno con freddezza. È un colpo duro, perché fino a quel momento il Lane aveva prodotto più volume che precisione, sprecando con Cavion la miglior chance del pari. L’intervallo cambia l’inerzia. Gallo riorganizza le idee e la squadra rientra con un piglio completamente diverso: al 50’ la punizione di Costa, deviata da Manfrin, vale l’1-1 e restituisce energia al gruppo. Da lì in avanti il Vicenza prende campo, alza il baricentro e mette pressione costante. La ricompensa arriva al 72’, quando Morra, servito da Alessio, capitalizza con un destro secco e preciso che non lascia scampo a Manfrin.

L’Arzignano non molla e crea più di un brivido, ma Gagno si conferma determinante, firmando almeno due interventi decisivi. Nel finale la partita diventa nervosa, con l’espulsione del vice Carobbio e un paio di proteste ospiti, ma la sostanza non cambia: il derby è biancorosso. Il segnale è chiaro: il Vicenza ha dimostrato capacità di soffrire, compattezza e concretezza. Ingredienti indispensabili per chi vuole restare in alto. L’Arzignano, al contrario, paga un calo di lucidità nei momenti chiave, ma esce comunque con la consapevolezza di poter competere ad alti ritmi. Il Menti, al triplice fischio, era una bolgia. Non tanto per i tre punti – pur preziosi – quanto per la sensazione che questa vittoria abbia restituito al Vicenza la consapevolezza di poter incidere, sempre e comunque. È la vittoria della svolta emotiva, più che tecnica: quella che ti insegna che puoi cadere, ma che se sai rialzarti con convinzione puoi cambiare il destino di una partita e, forse, di un’intera stagione. Morra e Costa sono stati i volti di una rimonta che porta però la firma di tutto il collettivo, capace di resistere alle folate dell’Arzignano e di ribaltare un derby con il peso della storia e del campanile sulle spalle. Perché il calcio, alla fine, resta questo: dettagli, episodi, coraggio. E il Lane, stavolta, li ha messi tutti dalla parte giusta.

V.R. (ph Pierpaolo Lovato)

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