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Vola e scrive nel cielo il nome della nostra città: il thienese Damiano Zanocco e` campione italiano di parapendio

E’ thienese il campione italiano di parapendio della classe sport, che da un cielo all’altro ha segnato il suo nome nel tricolore.
Si chiama Damiano Zanocco, ha 45 anni, e pratica questo sport dall’eta` di 29 . Non ha cominciato giovanissimo, dunque, ma questo e` normale, visto che il parapendio, come spiega lui stesso, e` ’uno sport tutto mentale, una specie di gioco di scacchi del cielo, in cui, una volta imparate le tecniche e le regole del gioco, si tratta di saper studiare la situazione per volare al meglio.’

Per questo, dopo i primi anni, in cui racconta di essersi dedicato al volo anche tre, quattro volte alla settimana, su percorsi brevi, mirati ad imparare la ’grammatica degli equilibri aerei’, adesso parte solo tre o quattro volte al mese, pero` per voli molto piu` lunghi, fino a 9/10 ore, e riesce cosi` a conciliare lavoro, famiglia e passione sportiva.
Ha vinto la competizione, della durata di una settimana, che si e` disputata sui costoni del monte Grappa, aprendosi pero` ad un parco gara che andava da Vittorio Veneto al Carega e persino ad un giro molto pittoresco delle Piccole Dolomiti.

Dai decolli di Cima Grappa, o di Rubbio , i 110 partecipanti hanno aggirato obbligatoriamente dei punti prefissati, detti boe, disseminati nel territorio trevigiano e vicentino, come il Col Serrai e le valli del Pasubio, sorvolando Asolo, i castelli di Marostica , Lusiana, Mussolente, Schio, Recoaro, prima di raggiungere gli atterraggi di Semonzo o della Conca Verde.La gara, proposta nella formula open, era aperta anche alla partecipazione di piloti stranieri, e Damiano Zanocco riferisce di aver trovato fra loro avversari pericolosi. Le condizioni meteorologiche sono state molto favorevoli, tanto da permettere lo svolgimento di 5 gare valide in 6 giorni.
Soddisfatto della prestazione, il campione rivolge ora le sue ambizioni al titolo di parapendio cross , per disputare il quale ha ancora un mese e mezzo di tempo, ed in cui al momento si trova ad essere secondo al mondo. 

Si tratta, questa volta, non di una competizione simultanea di tanti piloti su un percorso a boe, come nella gara del Grappa, ma di una classifica dei migliori voli compiuti da ciascuno in giorni e su percorsi diversi ed a propria scelta, da identificare in base alle caratteristiche del territorio e alle condizioni meteorologiche.

’Il parapendio e` uno sport affascinante, essendo uno dei modi piu` immediati – e anche piu` economici – per l’uomo di volare, e mi ha dato tantissima adrenalina, ma non molte paure intense, se non quelle legate a qualche turbolenza o repentino cambiamento meteorologico – spiega il pilota. Un tipo di volo che comporta un lavoro fisico, ma soprattutto cerebrale, di valutazione degli spazi e dei tempi, delle forze e delle correnti ascensionali, dei rischi meteorologici.

Questo metodo e` ancora piu` impegnativo nella gara di cross, ’uno dei maggiori sogni dell’uomo, quello di fare strada muovendosi in parapendio: tenendo presente che con 1000 metri di quota si fanno, nell’ipotesi migliore, 10 chilometri di distanza, bisogna lavorare molto sulle correnti ascensionali, e poi spostarsi sui clinali cercando termiche che permettano di salire – dice Damiano Zanocco – e in questo modo si puo` riuscire a fare anche 150 chilometri in 6/7 ore di volo’.

E` molto importante anche conoscere il proprio mezzo e calibrarne le caratteristiche sul percorso da una parte, sulle capacita` del pilota dall’altra.
Un istinto ed una simbiosi con l’ambiente di volo, insomma, simile a quelli che sviluppano gli uccelli, che rendono giustizia all’uomo, dimostrando che e` solo fisicamente, ma non mentalmente inferiore alle tanto ammirate creature alate, che da sempre invidiamo per la loro padronanza dell’aria.

Umberto D’Anna

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