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Thiene. ‘Leoscienza’ porta tutti gli alunni degli otto plessi dell’IC alla scoperta della Terra e le sue fragilità

Sviluppare una nuova mentalità ecologica, fondata su un riavvicinamento tra umanità e natura per rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici e costruire la sostenibilità del prossimo futuro. E’ stata questa la missione d’Istituto che quest’anno ha accompagnato il percorso scolastico di tutti gli alunni dell’IC Thiene (dai 3 anni ai 13) co il progetto ‘Paesaggi che cambiano: perché la Terra ha la febbre?, coinvolgendo tutti e otto i plessi, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Venerdì 21 aprile, in particolare, tutti gli alunni hanno assistito ad uno spettacolo teatrale a sfondo scientifico curato da ‘Leoscienza’. Marco e Giulia hanno affascinato con esperimenti, esperienze e giochi gli alunni, che hanno potuto arricchire così il proprio bagaglio culturale in modo leggero ma allo stesso tempo responsabile e costruttivo.

Un progetto di educazione civica per tutti gli alunni dell’istituto, volto a sensibilizzare fin da piccoli alla consapevolezza che con le proprie azioni è possibile alterare i delicati equilibri che regolano il clima nel nostro pianeta. Nello specifico gli studenti hanno approfondito da quali fattori dipende il cambiamento climatico, hanno imparato a riconoscere i segni del fenomeno e quali azioni mettere in atto per abitare in futuro un Pianeta in salute. Inoltre insieme hanno preso un impegno specifico, chiamato ‘Obiettivo Agenda 2030′: “Agire per il clima. Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze; rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali; migliorare l’istruzione e la sensibilizzazione riguardo ai cambiamenti climatici in materia di mitigazione, adattamento, riduzione dell’impatto e allerta precoce”. L’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile trova nell’esperienza diretta un fondamento robusto basato sulla costruzione di un legame autentico con la natura che coinvolge le emozioni, i vissuti e l’atteggiamento di protezione e di cura per la vita e per le risorse che il pianeta offre per tutte le specie viventi.

Date le ultime vicende climatiche, è necessario e sempre più urgente una presa di consapevolezza del ruolo dell’educazione finalizzato a costruire un legame con l’ambiente attraverso il quale ogni individuo sia in grado di percepire se stesso come elemento strutturalmente correlato a quello stesso oggetto che sta esplorando e conoscendo. Per questo motivo sono fondamentali alcuni elementi d’azione: Osservare la vita dell’ambiente, nominare gli esseri viventi presenti nell’ambiente, conoscere l’ambiente nei suoi elementi non viventi, osservare i cambiamenti climatici, attivare la regola delle tre ‘R’: Ridurre, riusare, riciclare.

Nello specifico, per la scuola dell’infanzia è stato trattato l’argomento dei cambiamenti stagionali, dalla prima alla terza della scuola primaria ‘Dall’orto alla tavola’, ‘da bruco a farfalla’ e ‘gli ecosistemi’. Per la quarta e quinta della scuola primaria gli argomenti sono stati vari, dalla Terra come pianeta inquieto con i suoi terremoti e comportamenti che l’uomo può adottare, a come l’essere umano ha trasformato l’ambiente, come migliorare, la ‘scienza polare’ soffermandosi sullo stato dei ghiacciai nel mondo, individuando cause e conseguenze dello scioglimento dei ghiacci. La scuola secondaria invece si è soffermata su cause e conseguenze dei cambiamenti climatici, da inquinamento dell’aria tra l’effetto serra e buco dell’ozono, allo scioglimento dei ghiacciai, desertificazione e la regola delle tre ‘R’.

Laura San Brunone

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