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Caldogno. Vandali in azione contro i faretti del parco della Villa

I vandali a Caldogno hanno preso di mira i nuovi faretti del parco della Villa, che ornano i vialetti esterni del complesso palladiano dopo gli importanti interventi di restauro e riqualificazione portati a termine la scorsa primavera. Sono state una decina le lampade danneggiate nelle notti scorse dai teppisti, che già ai primi di febbraio ne avevano rotte altre cinque.

Un gesto ancor più censurabile perché colpisce il luogo-simbolo della comunità calidonense, punto di ritrovo e di riferimento amato da tutti i cittadini, comportando comunque un danno di un certo rilievo anche dal punto di vista economico: «Ciascuno di quei faretti costa circa 300 euro – spiega il consigliere delegato al risparmio energetico Gabriele Toniello -. Chi compie questi gesti probabilmente non si rende neanche conto di come, stupidamente, danneggi l’intera comunità».

Il sindaco di Caldogno, Nicola Ferronato, invita i concittadini a segnalare eventuali movimenti sospetti nei vialetti della Villa: «Abbiamo voluto creare un parco aperto perché la Villa fosse patrimonio quotidiano di tutti, da vivere liberamente – sottolinea -. È triste constatare che, a fronte di questa idea di bene pubblico da condividere in comunità, alcune persone, che peraltro immagino possano essere ragazzi, dimostrino di non avere il minimo rispetto e senso civico. Spero che tutti gli altri concittadini, che invece per fortuna amano la Villa e il parco, ci aiutino a prevenire eventuali atti di vandalismo futuri. In ogni caso, assieme al Comando di Polizia Locale, stiamo anche valutando l’utilizzo delle videocamere mobili in dotazione per predisporre controlli mirati».

Ferronato si rammarica anche per l’inutile sperpero di denaro pubblico:  «Soprattutto di questi tempi, ogni euro nelle disponibilità delle spese correnti del Comune va utilizzato con attenzione e profitto, per fare qualcosa di veramente utile e necessario ai cittadini – osserva -. Dover buttare via alcune migliaia di euro in questo modo, per rimediare a questi danneggiamenti insensati, ci amareggia enormemente. Ovviamente, se individueremo i responsabili, spetterà a loro rifondare il danno inferto».