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Referendum: ‘Siate onesti con i cittadini, non si può trattare sulle tasse’

‘Il dato del Veneto è sicuramente un messaggio chiaro: è un mandato degli elettori, di cui ho grande rispetto, ad aprire una trattativa, ma non si può trattare su tasse e sicurezza’. E’ il commento del Ministro Maurizio Martina che si era schierato per l’astensione, ma che in una intervista rilasciata a Repubblica ha dichiarato come non sia possibile trattare per le materie fiscali e Sicurezza.
« Il Veneto adesso potrà avviare lo stesso percorso di confronto aperto dal presidente emiliano Bonaccini. Partirà una discussione e, in caso di accordo, questo andrà votato dal Parlamento con una legge. Credo sia giusto discutere con alcune regioni su chi deve gestire determinate materie: ma nell’ambito di una idea federalista equilibrata, cooperativa. E con un referendum consultivo da fare magari a valle del percorso, avendo già lavorato a un testo chiaro».

Non si è fatta attendere la replica di Luca Zaia, che ha dichiarato: ‘Non è Martina il Presidente del Consiglio. Il mio interlocutore è Gentiloni’.

‘Ho sostenuto il Si, ma non illudiamo i cittadini’

Poco fa, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha sostenuto il Si, ha lanciato un messaggio durante la diretta del Tgcom, puntualizzando quello che probabilmente non è chiaro a tutti. ‘ Un grande successo e accompagnerò Maroni a Roma per rivendicare questi dati importanti. Una cosa sono i costi standard, sui quali sono pronto a dare man forte, una cosa è illudere i cittadini facendo mera propaganda. In materia fiscale non si può fare come si vuole e non si possono togliere dal piatto tutti quei soldi di cui parla Luca Zaia’.

Cosa dice la Costituzione

L’articolo 117 della Costituzione fa esplicito riferimento al «sistema tributario e contabile dello Stato», all’«armonizzazione dei bilanci pubblici» e alla «perequazione delle risorse finanziarie» come prerogative esclusive dello Stato.

di Redazione Altovicentinonline