Un tripudio di bandiere e colori provenienti da tanti punti del globo hanno caratterizzato la Festa dei Popoli oggi, a Villa Fabris. Rappresentanti delle varie etnie mondiali, che risiedono a Thiene e nel territorio circostante hanno voluto omaggiare con la loro presenza e i simboli della loro cultura, la coesistenza tra persone che hanno abitudini culturali diverse, ma che grazie al rispetto reciproco, riescono a convivere.
Grandi assenti tra i gruppi convocati dagli organizzatori, le comunità cinese e giapponese, che puntualmente rifiutano l’invitano a partecipare perché preferiscono rimanere staccati da questa manifestazione multietnica.
Alle 11.30, si sono aperti i laboratori di cucina dei popoli, i laboratori di treccine e tatuaggi. Le rappresentanze dei paesi hanno proposto i loro prodotti tipici attraverso stand personalizzati. Nel pomeriggio, è stato il momento dei bambini, con lo spazio dedicato ai clown e il laboratorio di fiabe, proseguiti poi con danze, canti ed esibizioni musicali per tutto il pubblico presente.
Organizzatrice dell’evento è stata Novella Sacchetto, che ha spiegato così la motivazione della Festa dei Popoli. “La realtà degli stranieri a Thiene non si può ignorare perché sono il 15% della popolazione. Si deve cercare di valorizzare il bello delle cose per costruire positività e combattere il pregiudizio, quindi abbiamo voluto presentare le belle tradizioni dei paesi che vivono con noi: la cucina, i tatuaggi e le treccine ai capelli, gli abiti, le usanze’.
‘La cosa bella – ha concluso Novella Sacchetto – è che noi conosciamo personalmente almeno una famiglia per ogni gruppo etnico, e interfacciandoci direttamente con loro modo possiamo cercare collaborazione e offrire l’appoggio necessario’.
Anna Bianchini