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Piovene. Sempre meno gli stranieri: ma dietro ai dati c’è un ‘trucco’

L’inversione di tendenza c’è stata nell’ultimo anno, dal 2013 in poi. E sono i numeri a dirlo: nei nostri comuni gli stranieri sono sempre meno. Come a Piovene Rocchette, il comune dell’Alto Vicentino, escludendo Thiene e Schio, con la percentuale più alta di immigrati in rapporto

alla popolazione residente (13%.). Ma che spiegazione dare a questa flessione del tutto nuova, visto che si tratta di un fenomeno che interessa un periodo recentissimo, appunto, dal 2013 in poi? Il protrarsi della crisi che impone la ricerca di un’occupazione in un altro stato? Altrove, in Francia, Germania, Austria, si trova lavoro più facilmente? O forse l’interrompersi del flusso migratorio in arrivo nel nostro paese? Nulla di tutto ciò, a leggere nel dettaglio e con attenzione i dati dei bilanci demografici forniti dal Comune stesso dal 2007 al 2014.

In realtà i ritorni “a casa” sono davvero pochi: del migliaio di stranieri residenti a Piovene nessuno ha fatto ritorno nello stato d’origine o si è spostato in altri stati nel 2007 e nel 2008, poche unità di individui nei singoli anni dal 2009 al 2011 e poco più di una decina rispettivamente nel 2012 e nel 2013, per un totale di 42 stranieri usciti dall’Italia in sette anni. Per contro, gli immigrati che sono entrati a far parte della popolazione residente a Piovene in questo lasso di tempo sono stati più di 400. A incrementarne il numero, inoltre, concorrono ovviamente anche le nascite: 168 nuovi nati, solo 11 deceduti, sempre tenendo conto dei sette anni di riferimento. 

Che cosa è cambiato, allora? Quello che nei prossimi anni sarà sempre più in costante aumento, e cioè il fenomeno delle naturalizzazioni, ovvero dell’ottenimento della cittadinanza italiana per quegli stranieri che ne fanno apposita richiesta, residenti da più di dieci anni nel nostro paese, Nel corso del 2013 è stata concessa la cittadinanza italiana al 6,6% degli stranieri che risiedono a Piovene, mentre i dati del 2007 e del 2008 si limitavano al 2,6%, al 4,4% nel 2010, al 5,4% nel 2011 e al 2,2% nel 2012.

Per quanto riguarda il paese di provenienza, la comunità più cospicua rimane da sempre quella bengalese, che dal 2007 ad oggi incrementa del 26%; quella albanese, che aumenta invece del 10%, e la ghanese che rimane invece stabile o in leggera flessione. In diminuzione del 14% la percentuale degli stranieri provenienti dal Marocco, nonché i serbi che decrementano addirittura del 26%. Aumento considerevole invece di donne di nazionalità rumena e moldava, che  crescono rispettivamente del 33% e del 56%.

In totale, nel 2013, sono state registrate a Piovene più di 40 nazionalità diverse.

di Marta Boriero