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Thiene. A scuola con mazza e pistola. Individuati tre studenti che verranno sospesi

Sarebbero tre gli studenti, tutti di origine marocchina, uno di 17, gli atri due di 16, i responsabili dell’inquietante rinvenimento all’istituto Garbin di Thiene,  di una mazza e di una pistola giocattolo. Nei loro confronti, c’è una richiesta di sospensione per 45 giorni che è al vaglio del consiglio d’istituto.

Non c’è pace per il ‘professionale’ Garbin di Thiene e di Schio, al centro di altri fatti d cronaca come il lancio di una sedia addosso ad un professore. La Polizia Locale sta lavorando da giorni e non è facile quando si tratta di ragazzi appena adolescenti. Quello che inquieta e sul quale sono concentrati gli agenti del comandante Giovanni Scarpellini, da sempre attento alle tematiche di bullismo e di violenza nelle scuole, è lo scenario che si è delineato. A quanto pare, ci sarebbe un gruppo di giovani che con la forza intimidatrice di mazze e di pistole finte, ma anche di violenze fisiche e verbali, starebbe cercando di affermare la propria predominanza in virtù di una etnia che intende far valere come ‘superiore’.
Gli agenti ora si ritrovano a fare i conti con un muro di omertà da parte di studenti spaventati, che nelle scuole deve viverci e che ha paura di additare il compagno vicino di banco per il timore di ripercussioni.
Il rinvenimento della mazza e della pistola che riproduce perfettamente una 44 Magnum, è avvenuto nei giorni scorsi, ma per non creare allarmismo, la notizia era stata tenuta nascosta anche per lasciare lavorare gli investigatori. Poi, è invece, trapelata durante la seduta di consiglio comunale di sabato scorso, quando si è affrontato il discorso delle sospensioni da infliggere ai tre presunti responsabili dell’accaduto, che sembra essere collegato al pestaggio di qualche settimana fa, questa volta davanti al Saugo, quando uno studente venne schiaffeggiato da un altro alunno perchè capisse chi fosse il più ‘forte’. Una sorta di regolamento di conti, come accade nei clan malavitosi, come accade nelle organizzazioni criminali e mafiosi. Ma qui, si sta parlando di studenti ci si chiede: se a 16 anni vai a scuola con mazza e pistola giocattolo per intimidire il compagno, a 30 anni chi sarai?
La Polizia Locale ha intanto stilato una dettagliata informativa di reato per il tribunale per i Minorenni di Venezia e non si escludono provvedimenti giudiziari.
Sul fronte scuola, ci sono insegnanti e la Preside Marina Maino in testa, che stanno mostrando collaborazione e voglia di dare una svolta a quanto sta accadendo e sta destabilizzando l’ambiente in quello che dovrebbe essere un luogo di studio quasi sacro. C’è voglia di lasciarsi alle spalle questi episodi per ricominciare con una nuova era in cui il Garbin non venga più considerato teatro di violenze, ma un istituto serio, dove oltre 1200 studenti si stanno costruendo un futuro con ottime prospettive di lavoro, grazie ad un programma di studi di eccellente livello.
N.B.