AltoVicentinOnline

Malo-Schio. Venetisti che rinnegavano lo Stato, ma che percepivano fondi nazionali. Chi sono gli arrestati dell’inchiesta antifrode della Guardia di Finanza

Chi sono gli arrestati finiti ai domiciliari e gli altri 8 indagati grazie all’inchiesta anti frode della Guardia di Finanza di Schio? Sono simpatizzanti del movimento autonomista veneto: cioè quelli che spiccano per quel modo spesso violento di definirsi migliori degli altri, modello superiore di civiltà. Un senso di superiorità accompagnato dal disprezzo per le altre regioni che li fa lottare da sempre non per l’autonomia del Veneto, ma per l’indipendenza. L’inchiesta delle Fiamme gialle  che sono partite da un debito con l’erario di 630 mila hanno arrestato  l’imprenditore  maladense Franco Finozzi, 58 anni, titolare della “Modelleria Finozzi” ed il consulente finanziario , Paolo Espen, di Verona.  Entrambi sono stati sottoposti ai domiciliari: sotto sequestro  1,4 milioni di euro. Assieme a loro, sono indagate altre 8 persone, otto cosiddetti ‘colletti bianchi’, noti professionisti del vicentino che sono stati interdetti con tanto di misura cautelare disposta dal gip, su richiesta della Procura di Vicenza.

La beffa di questi ‘venetisti’, che gettano fango sui cittadini veneti umili, devoti al lavoro e grandi rispettosi di tasse, è che pur lottando da una vita per l’indipendenza, quindi, per staccarsi dal resto d’Italia, non solo nascondevano i loro debiti con lo Stato con metodi illeciti, ma durante la pandemia avrebbero percepito fondi anti covid dichiarando mancati guadagni inesistenti. Quindi, percependo anche i soldi di quello Stato che poi si vantavano di non riconoscere.

N.B. (foto generica del web). Nell’articolo sottostante i dettagli dell’indagine antifrode

Malo-Schio. Frode per non pagare le tasse: due arresti e otto indagati