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Nell’Alto Vicentino, raddoppiano i reati per guida in stato di ebbrezza

Aumentano in modo esponenziale nell’Alto Vicentino i casi di guida in stato di ebbrezza alcolica e dal Consorzio di Polizia Locale arrivano dati che invitano alla riflessione e dovrebbero spingere chiunque, tanti i diretti interessati quanto i famigliari o agli amici di chi alza troppo il gomito, a prendersi la responsabilità di impedire episodi, o addirittura abitudini, così irresponsabili.

I numeri sono crudi. Se erano tre gli incidenti registrati a inizio 2019, nei quali erano coinvolte persone ubriache o con tasso alcolemico fuori dai limiti consentiti dalla legge, a inizio 2020 sono già otto. I valori oscillano tra lo 0,80 e il 2,70 e rilevano un’abitudine a bere quei bicchieri di troppo che alterano i riflessi e mettono in serio pericolo non solo il conducente del mezzo, ma anche chiunque sia a bordo del veicolo o venga incrociato durante la guida.

“Per tutti i conducenti è scattato il ritiro della patente di guida ai fini di revoca o sospensione con relativa decurtazione di 10 punti o 20 punti in caso il conducente sia neopatentato – ha spiegato il vicecomandante del consorzio Altovicentino Loris Revrenna – Segue la confisca dell’auto, in caso in cui il conducente sia anche proprietario del mezzo condotto e abbia un tasso alcolemico superiore a 1,50 g/l e la denuncia alla Procura della Repubblica al Tribunale di Vicenza per il reato previsto dall’art. 186 del Codice della Strada”.

di Redazione Altovicentinonline