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Autunno: cadono le foglie…ed i capelli. Cosa fare?

autunno caduta perdita capelli

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Cosa si può fare per rallentare la perdita dei capelli?

Nei mesi del “cambio” stagione, in autunno così come in primavera, spesso ci si accorge di un aumento del numero di capelli che cadono. Un fenomeno che interessa allo stesso modo donne e uomini.
Si tratta di un fatto ciclico e naturale che solitamente non desta troppa preoccupazione; potrebbe, però, sussistere anche una causa organica. Nel caso di una perdita che non resta circoscritta all’autunno e di una difficoltà di ricrescita del capello si può assistere ad un diradamento o assottigliamento. In questo caso è bene rivolgersi allo Specialista in Dermatologia per intraprendere la terapia più adatta.

Come mai si perdono più capelli in autunno?

Il naturale ciclo di vita di un capello consta di 3 fasi: una di crescita che può durare anche 7 anni, una stasi di qualche settimana ed alla fine quella di ricambio in cui il nuovo capello spinge il vecchio causandone la caduta. Spesso in autunno molti capelli si trovano proprio nella loro fase finale ed è quindi normale notare un maggiore ricambio.

La caduta dei capelli può dipendere anche da altre ragioni

A determinare la caduta dei capelli ed una eventuale difficoltà nella ricrescita, però, possono concorrere anche alcune problematiche organiche della persona. Dunque, per essere sicuri si tratti di un semplice ricambio fisiologico, specie se si nota un assottigliamento del diametro dei capelli ed un loro diradamento, è bene rivolgersi allo Specialista in Dermatologia che si occupa anche dello studio della salute del cuoio capelluto.
Tramite una visita Dermatologica il medico sarà in grado di valutare la singola situazione studiando, assieme al paziente, la migliore soluzione che consenta, se necessario e possibile, una diminuzione della caduta ed un rinfoltimento della chioma, indicando, anche, gli eventuali approfondimenti diagnostici utili.

Quali esami possono essere necessari per studiare la caduta dei capelli?

Come primo passo lo Specialista può ritenere necessario effettuare degli esami del sangue per studiare la presenza di ferro e la sua disponibilità, sideremia, ferritina e transferrina, e la vitamina D.
Potrebbe inoltre rivelarsi molto utile escludere la presenza di altre problematiche: in questo senso è fondamentale essere seguito dal Dermatologo.

Evitare le soluzioni fai-da-te

Non esistono soluzioni miracolose: lozioni, oli, pomate possono aiutare una situazione particolare, che va, però, sempre prima studiata da uno specialista competente. Questo per evitare di irritare la cute ed ottenere, magari, l’effetto opposto a quello desiderato.
Il cuoio capelluto ed i bulbi piliferi hanno bisogno di un certo PH e di prodotti non aggressivi: il Dermatologo è la figura più indicata per ottenere il massimo risultato possibile ed evitare di danneggiare una cute, magari, già sofferente.

Come correre ai ripari in caso di capelli che non crescono?
Il Dermatologo, una volta valutata la presenza di una problematica organica che causa una caduta anomala, può indirizzare il paziente verso altri specialisti.
Se invece non dovesse essere presente una patologia di altra natura, il medico può prescrivere delle terapie con integratori o emulsioni che consentano di rafforzare il cuoio capelluto

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