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Patologie del gomito: l’importanza della visione clinica completa.

Patologie del Gomito: Gomito del tennista, Gomito gonfio o tendini infiammati. Ecco perché è sempre importante valutare la struttura in modo completo

 

Sia che si tratti di un dolore post traumatico che di una malattia degenerativa o infiammatoria, la patologia del gomito è particolarmente complessa.
Ne sa qualcosa il Dottor Leone Pangallo, Specialista di Ortopedia presso Poliambulatori San Gaetano di Thiene, Dirigente medico all’U.O.C. di Chirurgia della mano dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dove dal 2011 ha ricevuto l’incarico di Alta Specializzazione “La mano Traumatica”.

Cosa si intende per valutazione clinica completa?

«Il gomito – spiega – è un crocevia di strutture nobili, come vasi e nervi, e pochi ortopedici se ne occupano in modo completo. Trattarlo vuol dire affrontare patologie di diverso tipo: dalle forme infiammatoriefrattureartrosi, alle lesioni complesse tendinee, più frequenti negli sportivi, che richiedono competenze tecniche differenti».

Quali sono le patologie più ricorrenti nel gomito?

Ecco le lesioni artrosiche, conseguenza di una popolazione che sta invecchiando «Ma gli stessi anziani possono andare incontro a traumi, frutto di incidenti che spesso avvengono in casa, procurandosi fratture di difficile gestione per la qualità dell’osso e che possono richiedere anche una sostituzione protesica. Ci sono poi le lesioni al tendine del bicipite, molto vicino alle strutture nervose che richiedono una particolare attenzione».
In un caso o nell’altro, c’è bisogno di recuperare prima possibile l’abilità: «Un gomito trattato bene e subito permette di tornare a svolgere le normali attività, anche nelle persone anziani».

Un’altra importante fetta di patologie è quella causata dall’artrite reumatoide «Il gomito è frequentemente interessato, anche se negli ultimi anni sta diminuendo per effetto dell’utilizzo di farmaci nuovi e di più facile gestione grazie ai quali i danni delle articolazioni compaiono più lentamente.

Sono invece più frequenti le lesioni tendinee, soprattutto in una popolazione fra i 40 e i 60 anni. Si tratta per lo più di traumi causati
da sport (come arti marziali o da palestra sollevamento pesi) ma non mancano traumi da lavoro pesante.

E la patologia del gomito del tennista?

Nel caso dell’epicondilite si tende a parlare erroneamente di “gomito del tennista” anche se la maggior parte della popolazione che ne soffre non ha mai preso in mano una racchetta».

Come riconoscere queste patologie e capire quando è il caso di rivolgersi ad uno specialista?

«Nel caso delle tendiniti – suggerisce il dottor Pangallo – consiglio di utilizzare il buon senso: se il dolore persiste dopo 15-20 giorni, dopo aver trattato la parte con ghiaccio e anti infiammatori, può essere utile farsi vedere. Se invece il dolore è causato da strappo o trauma, è meglio andare subito al pronto soccorso per scongiurare lesioni più complesse che, se si aspetta, magari non possono essere riparate. In ogni caso, meglio non fidarsi dell’autodiagnosi».

Qual è la giusta cura? 

Si può prevedere una terapia fisica, a seconda del tempo di insorgenza, per sfiammare la zona, magari ricorrendo a infiltrazioni e il problema si può risolvere in due/tre mesi.
Ma nel caso di patologie tendinee che causano disinserzione dall’osso può essere necessario un intervento chirurgico.

I tempi di recupero delle funzionalità del gomito sono sempre brevi?

Nelle forme artrosiche (distruzione della cartilagine del gomito che causa rigidità) può essere necessario il ricorso alla protesi, che dà comunque buoni risultati». I tempi di recupero sono quattro/cinque mesi.

«Il recupero – precisa il medico – è sempre strettamente correlato alla tempestività con cui si viene trattati. Ci possono essere anche forme di risentimento nervoso a cui non si presta attenzione perché si manifestano come una diminuzione della sensibilità delle dita e possono essere invece il sintomo di una compressione del nervo ulnare al gomito. Oppure in seguito a una caduta: non c’è niente di rotto, ma il gomito non è più come prima e, se non viene trattato, può sviluppare un’artrosi.

Per questo conviene ricorrere allo specialista anche per disturbi che possono sembrare banali».

 

La segreteria è a disposizione per ulteriori info o prenotazioni contattando il numero 0445372205 oppure scrivendo al numero WhatsApp 327 431002.

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