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Valdastico nord: nell’opinione dei sindaci prevalgono i sì

Valdastico sì o Valdastico nord? Non c’è nessun dubbio per la Provincia che ha dato l’approvazione definitiva per il prolungamento della A31 da Piovene Rocchette a Besenello, in provincia di Trento. Niente a che vedere con l’andare a bere un caffè a Trento o con la speculazione finanziaria secondo la Provincia, ma semplicemente un gesto saggio per il rilancio economico di una zona che ha tante possibilità di sviluppo e si troverebbe privilegiata da un’asse stradale che la collega direttamente con il nord Europa.

  Il nuovo pezzo della A31 consiste in  trentanove chilometri da percorrere principalmente in galleria, una delle quali, della lunghezza di quindici chilometri, rappresenterà la seconda galleria in Europa per lunghezza, dopo il San Gottardo svizzero con i suoi 17 chilometri e prima del tunnel del Monte Bianco, che con i suoi quattordici chilometri, collega l’Italia alla Francia.

Si sa che davanti alle opere pubbliche la voce in capitolo delle amministrazioni locali è piccola cosa, perché il bene generale viene prima delle esigenze comunali.  Ecco quindi che per un sindaco spesso si rivela più saggio proporsi con un ‘sì’ che apre le porte a discussioni costruttive piuttosto che con un ‘no’ che nel caso di un’autostrada significa tacito assenso al tracciato proposto dall’alto. La maggioranza si è schierata con un deciso ‘sì’, ma c’è anche chi invece si sente di dover specificare che a livello personale avrebbe preferito dire di no pur avendo dovuto darsi dare da fare per proporre modifiche ad un progetto che entro fine anno deve essere approvato.

Alberto Toldo, sindaco di Valdastico

Il primo cittadino, attaccato dal comitato No Valdastico Nord per essersi mostrato prima dalla loro parte e per aver dichiarato poi, ben altro una volta seduto ai tavoli istituzionali, nega il ‘voltafaccia’. Alla domanda schietta sul suo essere d’accordo o meno con il prolungamento della A 31, ha risposto in pieno stile ‘toldiano’ senza cioè prendere una posizione netta. Contattato ieri, si è reso molto disponibile per un incontro volto ad affrontare l’argomento, ma chiestogli se potesse intanto esprimere un parere sommario, ha detto di essere impossibilitato a farlo in quanto impegnato a lavorare all’interno del proprio esercizio commerciale.

 Riccardo Calgaro, sindaco di Cogollo del Cengio

Sì. Ma non con l’attuale tracciato. Il più bersagliato dei sindaci della vallata è orgoglioso delle modifiche al tracciato che hanno salvato la chiesa di Sant’Agata. ‘Un cantiere dentro Cogollo – sottolinea – vivacizzerà il paese di persone che potranno portare beneficio all’economia locale’.

Giordano Rossi, sindaco di Velo d’Astico

Sì. Perché il tratto autostradale che terminerà a Besenello rappresenta l’unico collegamento diretto della zona con il nord Europa. ‘Non possiamo limitare il progresso – spiega – L’Italia è diventata il paese dei comitati che dicono ‘no’, ma questo significa solo bloccare lo sviluppo’.

Tiziano Busato, sindaco di Arsiero

Sì. ‘A patto che vengano prese in seria considerazione le sollecitazioni dei comuni che presentano richiesta di modifica del tracciato in base alle esigenze del loro territorio’.

Roberto Carotta, sindaco di Pedemonte

Nì. Ci sono vantaggi e svantaggi entrambi evidenti nella Valdastico nord secondo il primo cittadino di Pedemonte, che vede i pro  nel campo di  commercio ed economica, e  svantaggi di natura principalmente ambientale. ‘La vallata subirà un cambiamento notevole nella parte dove passa l’autostrada che di conseguenza subirà un danno del territorio – dice – Il Trentino sta facendo campagna ideologica contro la Valdastico e hanno tirato in ballo anche una gigantesca frana che pende sopra la nostra cittadina. Se così fosse dovremmo prepararci ad allestire una tendopoli nel campo da calcio. Ma se così non è, il geologo che ha ‘predetto’ la frana dovrà rispondere alle autorità. Le migliorie del tracciato che il comune ha proposto – conclude – hanno riscosso approvazione da tutto il consiglio comunale e questo è il massimo che un amministrazione locale può fare.

Emilio Leoni, sindaco di Lastebasse

Sì. Ma è un sì con il beneficio del dubbio. ‘La realizzazione delle opere pubbliche non dipende dai comuni, – sottolinea – per i quali è più lungimirante dire ‘sì’ per poter discutere e proporre modifiche. Non ha senso battagliare contro i mulini a vento con un secco ‘no’ che a livello pratico ha come unica conseguenza il tacito consenso al tracciato proposto da chi ha già deciso che l’autostrada si farà’.

Maurizio Colman, sindaco di Piovene Rocchette

Sì. Senza mezzi termini. Il primo cittadino di Piovene sostiene che ‘Chi dice ‘no’ alla Valdastico rivela una grande propensione all’autolesionismo’.

 

Alberto Busin, sindaco di Zanè

Sì. ‘Con rispetto per le modifiche proposte dai comuni che le richiedono’.


Marco Sandonà, sindaco di Caltrano

Sì. A patto che Provincia e Regione ritengano che sia davvero necessario farlo. ‘Ma il progetto è in ritardo di qualche decennio – sottolinea – Il ‘no’ di Trento è motivato dalla loro strategia di sviluppo, che prevede il potenziamento del trasporto su ferrovia (che ha come centro di smistamento Verona) e a livello stradale per unire Trento a Vicenza privilegia la Valsugana. Sembra che la Valdastico nord venga fatta ora per dimostrare all’Europa che siamo in grado di farla, – continua – ma non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e se non serve, non è giusto buttare i soldi. C’è titubanza per un progetto che prevede lo stravolgimento del territorio della nostra valle, ma se il bene generale è avere la A31 da Piovene a Besenello, allora è giusto farla’.  

 di Redazione Thiene on line