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Schio. La biblioteca compie 60 anni con la fusione del passato e del futuro

Il maggio del libro, per la Biblioteca Civica “Renato Bortoli” di Schio è iniziato già il 31 marzo scorso, con l’ampliamento di sette ore dell’orario di apertura e l’unificazione degli orari di tutti i servizi dal martedì al sabato. Poi è stata la volta della giornata mondiale del libro (lo scorso 23 aprile) e ora si avvicina anche il 60° compleanno della Biblioteca. Questa ricorrenza in realtà sarà in ottobre, ma i motivi per iniziare in anticipo i festeggiamenti sono tanti e tali da meritare di essere distribuiti su un più ampio periodo.

Si comincia dunque il 2 maggio, con letture per bambini nel pomeriggio, un flash mob letterario in diversi punti del centro storico e un reading musicale in Piazza Rossi verso sera. Per tutto il mese di maggio poi seguiranno altri appuntamenti tra cui visite guidate alla scoperta di spazi non accessibili di solito al pubblico ed esposizioni di materiali antichi.

“Questo luogo è permeato di cultura” ha dichiarato l’assessore alla cultura Roberto Polga “e deve essere sempre più vissuto dai cittadini, a partire dai più piccoli che in questo modo saranno cittadini più consapevoli e responsabili. La storia di questa biblioteca, nata da un centro di lettura in origine privato, suggerisce che devono proprio essere i luoghi di cultura i punti di aggregazione per la sua diffusione. Qui deve avvenire il confronto e lo scambio, con una interazione e partecipazione continue. Non è un caso “ha proseguito Polga, che anche una libreria cittadina sia parte attiva delle iniziative proposte, così come vogliamo rendere fruibili a tutti il patrimonio e i materiali preziosi che qui sono conservati”.

“Le librerie non sono in concorrenza con le biblioteche” ha aggiunto il Sindaco Valter Orsi “e ben vengano queste collaborazioni per sensibilizzare ulteriormente i cittadini e far circolare i libri, che siano in prestito o comprati. Ci siamo resi conto che l’interesse che la città ha per i libri e per gli altri materiali come mappe, ducali e pergamene, merita sempre uno sforzo da parte dell’Amministrazione per mantenere in perfetta efficienza questa struttura, tant’è che il primo intervento che ci siamo trovati ad affrontare appena insediati è stata la sistemazione del tetto”.

I fondi archivistici e gli altri materiali antichi trovano infatti collocazione nell’articolato edificio di Via Carducci che in questo periodo sarà possibile visitare per vivere la biblioteca anche con una percezione del suo spazio fisico e della sua storia, essendo alla fine anch’esso un documento architettonico che ha storie da raccontare. Il patrimonio già cospicuo della biblioteca si arricchisce in continuazione grazie anche alle donazioni di privati che così rendono possibile la condivisione di pezzi a volte davvero rari.

Un’acquisizione recente è costituita dalla collezione Cibin di cui una prima parte sarà presto visibile con la mostra a Palazzo Fogazzaro delle targhe di guerra.

Altri oggetti antichi attendono il loro momento pubblico. Qualche curiosità: tra i documenti del Fondo Calendoli è spuntato un autografo di Luigi Pirandello e una fotografia dello stesso Prof. Calendoli con Pierpaolo Pasolini. C’è stata inoltre la recente adesione di Schio al Catalogo dei Periodici che fa capo all’Università di Bologna, per inserire le riviste di pregio presenti nei nostri archivi.

Attualmente nell’atrio della Biblioteca sono esposti nelle teche di vetro oggetti di uso quotidiano del bibliotecario predigitale: i primi registri di ingresso dei libri, quaderni di prestito, timbri, i primi dattiloscritti. E tutto questo, assicurano gli addetti ai lavori, è solo l’inizio.