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Carrè-Chiuppano. Sopravvissuto ai lager, la storia dell’87enne Daniel

In occasione della 75ema  Giornata della Memoria, i ragazzi della scuola media “N. Rezzara” di Carrè-Chiuppano hanno visto il film ‘Pizza in Auschwitz’, che documenta il viaggio più importante della vita dell’ottantasettenne Daniel Chanoch, assieme ai figli Sagi e Miri, da Israele ai luoghi del suo Olocausto.

Purtroppo per motivi di salute, gli studenti non hanno potuto conoscere Daniel e ascoltare la lucida testimonianza della sua esperienza nei campi di concentramento, dapprima a Dachau, poi ad Auschwitz ed infine a Mauthausen. Ma l’incontro è solo rimandato: infatti, previo recupero delle forze, Daniel passerà a salutare gli studenti a scuola mercoledì mattina. Al termine della proiezione, la narrazione dei fatti è stata affidata a Daniele Fioravanti, amico e traduttore di Daniel, che ha saputo raccontare agli studenti, attraverso una serie di fotografie personali affidategli dal signor Chanoch, il passato che sta alle spalle di un ‘sopravvissuto’.

“È stato emozionante vedere i ragazzi concentrati a capire, a immaginare, a rivivere attraverso le parole di un nonno quei tragici episodi di Storia- dichiara Giovanna Rizzato, assessore comunale alla cultura di Carrè- Vorremmo far capire ai ragazzi che tocca loro essere Memoria, che tocca loro dar voce a queste vittime crudelmente uccise quando i loro nonni erano piccoli. “Ci siamo e non dimentichiamo”, così vorremmo gridare a gran voce e così stiamo agendo come Comuni, condannando l’antisemitismo e qualsiasi forma di violenza contro coloro che erroneamente definiamo “diversi”.”

Numerose le domande e le curiosità dei ragazzi, cui Fioravanti ha saputo rispondere con grande sensibilità. Al termine dell’incontro, spazio ai ragazzi delle classi terze, coordinate dal docente Massimo Crivelletto, che li ha diretti sulle note di “Gam Gam” e dell’ “Inno alla gioia”. I pensieri e le parole degli studenti, racchiusi in tante buste, sono rimasti loro per essere consegnati personalmente mercoledì mattina, quando Daniel passerà a scuola per salutarli, prima del ritorno in Israele. Solo una rosa bianca con un segnalibro speciale è stato consegnato all’amico Fioravanti con l’invito di consegnarla in giornata a Daniel.

“Come amministrazione sentiamo forte l’esigenza di attualizzare il significato della Giornata della Memoria- dichiara il primo cittadino di Carrè, Valentina Maculan- per riuscire a spiegare ai ragazzi quali pericoli si nascondono dietro il linguaggio dell’odio, soprattutto dopo i recenti fatti di cronaca, come la comparsa di scritte antisemite sulla porta di casa Rolfi a Mondovì. In Germania negli anni dell’affermazione nazista c’era la caccia al diverso che andava stanato. Oggi è nel mondo virtuale che si scatenano insulti, frasi razziste, violenza verbale contro le donne, gli omosessuali, i migranti, i diversamente abili. A tutto questo bisogna reagire, assumendo ciascuno il proprio impegno sul posto di lavoro, a scuola, tra gli amici, persino per strada- conclude-È difficile delineare i limiti entro cui si possa spingere oggi questo odio. Anche perché sembra che contestualmente si alzi pure il livello di tolleranza. E questo è un aspetto inquietante e desolante.

 

Come amministrazione crediamo che il confine tra l’esigenza di controllo dei toni online e il diritto di manifestare liberamente la propria opinione stia nell’educazione e nella formazione attraverso incontri dal basso come quello di oggi, e rimandato a mercoledì, con Daniel Chanoch, lui che è sopravvissuto all’odio e che ha fatto della sua vita una testimonianza delle sciagure passate, ché possano diventare presa di coscienza per la costruzione di un presente migliore.”

a cura ufficio stampa Comune di Carrè