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San Giovanni, Thiene festeggia il patrono. Storia, tradizioni e fuochi

C’è un periodo durante l’anno in cui la cittadina di Thiene splende di una luce più luminosa del solito: è il mese di giugno,quando il campanile con i suoi colori accesi funge da faro caleidoscopico per tutte le persone che attendono con ansia l’arrivo della bella stagione e del meritato riposo.Non tutti però sanno che questa tradizione ha un legame profondo con la storia e la religione della città:è infatti arrivato il tempo di festeggiare il santo patrono ufficiale ,San Giovanni, e la città dunque si prepara a celebrarlo unendo le tradizioni sacre a quelle folcloristiche. Tutto questo per la durata  di circa una-due settimane in cui la Festa di San Giovanni domina la movida notturna del paese.

La storia di San Giovanni Battista

Ma partiamo dalla storia di San Giovanni,colui che tutt’oggi è uno dei santi più venerati al mondo,lo possiamo trovare raffigurato in tutte le pale d’altare,dipinti,crocifissi e statue. Inoltre è l’unico assieme alla Vergine Maria ad essere celebrato nel giorno della sua nascita terrena, il 24 di giugno,oltre che in quello del martirio. Ultimo profeta dell’ Antico Testamento e primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. La sua storia comincia dalla madre Elisabetta, donna sterile e ormai anziana, la quale concepì un figlio fra la meraviglia dei parenti e conoscenti. Dopo la giovinezza, Giovanni si ritirò a condurre la dura vita dell’ asceta nel deserto. Nel 28-29 d.C. circa, iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano, con l’ annuncio dell’ avvento del regno del messia ormai vicino, esortando alla conversione e predicando la penitenza. Da tutte le regioni circostanti accorreva ad ascoltarlo tanta gente considerandolo un profeta ed egli ,in segno di purificazione dai peccati e di nascita a nuova vita, immergeva nelle acque del fiume coloro che accoglievano la sua parola, cioè dava un Battesimo di pentimento per la remissione dei peccati, da ciò il nome di “Battista” ,che gli fu dato.
Molti cominciarono a pensare che egli fosse il Messia tanto atteso, ed infine anche Gesù stesso si presentò al Giordano per essere battezzato da lui. Da lí , la sua missione era compiuta, perché Gesù  iniziò  la sua predicazione, aveva formato il gruppo degli apostoli e discepoli ed era seguito da una gran folla.

Da San Gaetano a San Giovanni: il perchè del cambio

A Thiene,la decisione di ufficializzare San Giovanni come santo patrono è avvenuta negli ultimi anni . In realtà, a detta di molti, tale scelta è stata quasi più un ritorno al suo santo protettore di sempre: come infatti , sebbene negli ultimi decenni si fosse creata una situazione per cui il santo patrono ufficiale della città era diventato Gaetano Thiene, proveniente dalla nobile famiglia omonima alla città, le  tradizioni storico-religiose,artistiche – con l’effigie del Precursore che si staglia sia sul  timpano del Duomo sia sulla sommità del campanile-e folcloristica- con la tradizionale fiera di giugno sempre intitolata a San Giovanni-,  hanno sempre “spinto” verso la direzione del Battista.

Come spiegato dal sindaco Giovanni Casarotto nel periodo della decisione del cambio, la scelta è stata presa tenendo in considerazione il punto di vista delle diverse parrocchie ,dei quartieri e dei cittadini,e ,una volta passata in consiglio comunale, è stata approvata all’unanimità. Attualmente,uno degli eventi più popolari della tradizione  thienese rimane la festa di San Giovanni ,esistente ormai da tempo immemore,durante la quale i cittadini vengono coinvolti attraverso  diverse attività come stand gastronomici ,nei quali si possono gustare piatti tipici della tradizione gastronomica veneta e thienese, micro birrifici artigianali di alta qualità,eventi musicali ,esibizioni artistiche e sportive,estrazioni di tombola e lotteria, un luna-park con giostre amate da grandi e piccini,ma anche eventi prettamente religiosi come messe e processioni,e per concludere in bellezza un grande spettacolo pirotecnico.

Il gran finale è assicurato  alle23.30, con lancio dal Parco di Villa Fabris, che concluderà ufficialmente le feste patronali.

Giovanni D’Anna

 

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