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Sarcedo. ‘Epidemia’ anti slot. I bar scelgono di non averle più

Le sale slot crescono come funghi in tutto l’Alto Vicentino, ma a contrastare questa tendenza non sono più solo i sindaci con riduzioni di orario e regolamenti.

Baristi ed esercenti in genere stanno iniziando a dire basta alle macchinette nel proprio locale, rendendo ormai superata quella convinzione che dietro ad ogni scelta di un commerciante ci sia solo il mero guadagno economico.

L’ultimo caso è capitato a Sarcedo, dove il titolare del centralissimo bar di via Roma ‘Il Viticcio’, Kristian Tessaro, 35 anni, approfittando del recente rinnovo del suo locale, ha preso la decisione non scontata di togliere di mezzo le 3 slot presenti fino a poco tempo fa nel suo locale. Un po’ perché non si può restare indifferenti agli strazi familiari che si trascina la ludopatia, un po’ perché un locale con le macchinette non è poi così tanto gradevole per chi vuole godersi in pace un aperitivo.

‘Ho capito che dovevo fare questo passo – ha raccontato Kristian, primo tra gli esercenti a prendere questa decisione a Sarcedo – andando oltre al discorso delle entrate economiche che le slot, in ogni caso, portano costantemente. Il pensiero va certamente ai problemi che la ludopatia crea nelle famiglie, un vero e proprio male sociale. Ma soprattutto ho voluto farlo per una certa forma di rispetto verso gli altri clienti, e se vogliamo anche per avere un locale più accogliente. Diciamo la verità.. non è bello per chi entra in un bar vedere delle persone che giocano per ore, buttando via i guadagni di una vita… Quando vedi queste scene con i tuoi occhi, tutti i giorni… la questione denaro va in secondo piano’.

Per il sindaco Luca Cortese è una prova che paese ed amministrazione stanno andando nella stessa direzione, uniti nella lotta alla ludopatia.

 

‘Siamo soddisfatti che un giovane esercente di Sarcedo – ha commentato Cortese – investa nel futuro anche in questo modo. Sono due anni che come amministratori lottiamo per combattere la ludopatia con i mezzi che abbiamo a disposizione, e cioè la riduzione degli orari per l’utilizzo delle slot, l’aumento delle sanzioni per chi non li rispetta, il divieto di creare nuovi punti slot nel territorio comunale. Siamo in prima linea nella lotta a questa piaga sociale, una malattia che devasta il singolo e la famiglia. Era uno degli impegni che ci eravamo presi in campagna elettorale’.

Marta Boriero