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Malo. Lain su progetti e Carnevale. ‘ Nel nostro paese si vive bene’

Fa impressione la sua praticità e la sua poca voglia di ‘apparire’, quando giornalmente siamo bombardati, sia a livello locale, che nazionale, da amministratori e politici appariscenti, con smania di protagonismo, al limite del patetico. Paola Lain è stata eletta primo cittadino di Malo nel 2015, al culmine di  accesa competizione elettorale quasi tutta al femminile, ed è la seconda sindaco donna del paese. Ha da subito impostato il suo mandato all’insegna della concretezza e del “fare”, fedele al suo motto ‘meglio agire che apparire’. Mai, in questi anni, si è fatta prendere dal ruolo, rimanendo ‘sobria’ e ‘concreta’ : l’uso essenziale dei social è emblema della differenza tra lei ed i suoi colleghi, che ‘postano’ pure la buca  davanti a casa.

Che anno è stato il 2017?

Bisogna ammettere che il paese ma anche tutta l’area dell’Altovicentino ha in questi ultimi anni beneficiato di un miglioramento nella qualità della vita. Spesso sui social, e in particolar modo su alcuni gruppi dedicati al paese si è scatenata una critica ben poco costruttiva, anzi quasi distruttiva, che non ha risparmiato nessuno. Polemiche sterili, spesso alimentate da ignoranza e qualunquismo, come ad esempio quelle legate ad alcune opere pubbliche molto importanti.

Parliamo dell’opera che sicuramente è la più importante per quanto riguarda il paese : il cantiere della nuova scuola primaria. A che punto siamo ?

“Il cantiere Rigotti è a ben dire l’opera più importante: non accadeva da decenni che un’amministrazione comunale s’impegnasse in un’impresa, è proprio il caso di dire, di così gran rilievo in termini economici, di tempo da dedicare, di passione e di pazienza nel tessere tutte quelle relazioni necessarie a portare a buon fine il progetto. Un lavoro enorme condiviso con gli stakeholders e che ha coinvolto anche i nostri uffici tecnici comunali che stanno seguendo i progetti e i loro iter passo dopo passo.

Bisogna ricordare che è un progetto che riguarda circa 5,105,000 euro per i due stralci già in esecuzione (2.750.000 euro il primo e 2.355.000 euro il secondo), e altri 2,890,000 euro per la terza ala di cui abbiamo già il progetto definitivo.

E’ un intervento che coinvolge più di 450 bambini e circa una cinquantina di lavoratori (tra corpo insegnante e amministrativo della scuola).

Ad oggi siamo in linea col crono-programma ed entro fine marzo si presume che siano terminate le strutture portanti in cemento armato anche della seconda ala, mentre le finiture interne della prima ala proseguono.

Parlavo proprio poco tempo fa con colleghi sindaci e assessori di altri comuni in relazione alle tempistiche delle opere pubbliche e, conti alla mano, i tempi legati ai molti passaggi burocratici che un’amministrazione pubblica deve seguire comportano un arco di tempo di circa tre anni da quando si appalta il progetto alla consegna dell’opera. Noi siamo partiti con l’iter nella primavera 2016, per cui, se non accadono imprevisti, saremmo più che in linea con i tempi tecnici.”

Non mancano però critiche, specie da parte della minoranza, riguardanti un certo “immobilismo” dell’amministrazione comunale, troppo impegnata a seguire appunto il cantiere della scuola. Come risponde a queste voci?

“Immobilismo ? A me sembrano più che altro le solite frasi ad effetto alle quali siamo ormai assuefatti, ma i numeri parlano chiaro e io preferisco parlare con quelli, le frasi ad effetto le lasciamo a loro!

Rispondo fornendo dati concreti che dicono di un’amministrazione impegnata su più fronti: mantenere i servizi in essere; far fronte ai bisogni di opere nelle frazioni oltre che nel centro. Abbiamo infatti finanziato un’opera pubblica importante per ogni frazione: la tensostruttura per Molina; per Case di Malo abbiamo con un contributo della Provincia che finanzia il 50% della spesa risolto con un nuovo progetto il problema di viabilità all’incrocio di via Rigobello; a Santomio abbiamo finanziato l’allargamento del marciapiede sul ponte; a Malo la nuova scuola Rigotti, di cui si è già detto. Abbiamo poi destinato risorse per il rifacimento del campo di calcio di via Deledda, per la strada di Monte Pulgo, per gli asfalti, la segnaletica orizzontale, per il superamento delle barriere architettoniche, marciapiedi. Questo per dire come abbiamo distribuito le risorse con l’intento di soddisfare, per quanto possibile, le varie esigenze del territorio.”

Ci sono stati degli scricchiolii nella maggioranza , come il caso  assessore Salata . Si escludono altri colpi di scena\cambiamenti nella compagine che amministra Malo? Come sono i rapporti con la minoranza?

“Altri scricchiolii, come li definite, penso di no all’interno della maggioranza, ma del resto anche la minoranza ha avuto i suoi cambiamenti che hanno avuto la loro ragione d’essere. Per quanto riguarda i rapporti con la minoranza spiace vedere questo atteggiamento denigratorio a prescindere, per nulla costruttivo, lontano dagli interessi del paese e diretto, soprattutto per alcuni esponenti della minoranza, più a coltivare il proprio orticello inteso come visibilità, consenso, che allo spirito di servizio. Spirito col quale ricordiamo, almeno in ambito comunale, ogni amministratore dovrebbe agire. “

Questione Ceod. Che prospettive ci possono essere ?

“Come ho già avuto modo di dire è stato fatto un errore iniziale quando è stato acquistato negli anni ’80 l’immobile per destinarlo ad ospitare i disabili, in quanto era emersa già allora, durante la discussione in aula consigliare, l’inidoneità a tale scopo.

Qualche anno fa si è persa l’occasione di venderlo nel momento in cui si era presentato un acquirente, ora con il mercato immobiliare asfittico stiamo ritentando un’altra asta per la vendita dell’immobile riducendo di molto il prezzo. Stiamo anche cercando dei canali alternativi per dare maggior visibilità alla vendita, nella speranza di trovare qualche interesse. Se l’immobile non verrà venduto le risorse potrebbero giungere dalla vendita delle reti gas o dall’eventuale fusione con il Comune di Monte di Malo, se avverrà. Se così non fosse anche i risparmi sulla spesa del personale, sommati in più anni, potranno fornire le risorse economiche. Nel frattempo ho chiesto nel corso di un incontro che ho avuto col gruppo contro l’esclusione, per anticipare i tempi di realizzazione, di farsi parte pro-attiva nella ricerca di fondi presso imprenditori, enti, e organizzando eventi da cui trarre risorse a beneficio della realizzazione del Ceod. Meglio non precludersi nessuna alternativa, con l’aiuto di tutti possiamo farcela anche in tempi difficili come questi in cui le risorse sono scarse per tutti i Comuni.”

Un appello pubblico quindi che parte anche da questa pagina proprio per poter aiutare chi si trova attualmente in difficoltà.

Bisogna anche sottolineare che ho chiesto varie volta al Sindaco di fare qualche nome riguardo alla responsabilità politica di quanto avvenuto. Con l’eleganza che contraddistingue il suo operato ha sempre negato di fare nomi, né ha mai posto l’accento su responsabilità oggettive di qualcuno. Ognuno di noi però può andare a ricercare negli archivi delle delibere chi ha effettuato queste scelte poco felici.

 Sindaco, ormai siamo giunti a metà del suo mandato. Con che progetti conta di chiudere entro la fine (2020)? Quali saranno le priorità?

“Bisogna capire innanzitutto quando finisce il mandato. Teoricamente a fine maggio 2020, quindi abbiamo ancora qualche anno davanti, ma potrebbe esserne anticipata la scadenza a dicembre 2018, proprio per la questione della fusione con Monte di Malo, per cui se rimane solo quest’anno i progetti sono quelli di cui al bilancio di previsione 2018 di cui ho appena fatto menzione”

A proposito di fusione con il comune di Monte di Malo a che punto siamo ? Cosa ci può dire in merito?

“Per l’argomento fusione, la stessa è vista da tutti i consiglieri del Comune di Malo con favore, sono tutt’ora in corso approfondimenti e colloqui tra gli amministratori e i portatori di interesse del comune di Monte di Malo. Quindi siamo in un momento di attesa.

Cambiamo decisamente discorso. Siamo nel periodo del Carnevale. Che rapporti esistono tra la Pro Malo e l’amministrazione? Una volta Malo possedeva uno tra i migliori Carnevali del Veneto. Quali ricette servirebbero per rilanciare tale manifestazione?

“I rapporti tra amministrazione e Pro Malo sono buoni. Quest’anno di comune accordo è stato istituito un comitato per il carnevale in cui sono presenti carristi, ex carristi, membri della pro loco e di altre associazioni e semplici cittadini. Il carnevale soffre di più mali: la responsabilità civile e penale a cui va incontro il capocarro; la concorrenza di altre simili manifestazioni; le vicissitudini legate al capannone (anche quest’anno, causa lo scoperchiamento del tetto dovuto al noto evento meteo, i carristi hanno perso mesi di lavoro). Siamo fiduciosi che il comitato possa dare una sferzata di nuova energia ed empatia così da risolvere i vari problemi e apportare nuove idee utili al rilancio della manifestazione, anche e soprattutto in vista del centenario.

Sono sicura che tutto il paese si aspetta grandi cose da questo comitato. Intanto il Carnevale è già partito con l’apertura ufficiale e un programma ricco.

Come sta vivendo il suo essere donna-sindaco ? Trova che  ci sia ancora spazio per delle discriminazioni in politica o in altri campi?

“Per quanto riguarda la mia figura di donna–sindaco la vivo normalmente, senza particolari problemi. Già precedentemente come professionista mi sono trovata a lavorare in diverse situazioni con colleghi professionisti maschi e il rapporto non è diverso rispetto a quello dei colleghi sindaci che hanno un grande rispetto del ruolo, al di là del sesso di chi lo riveste. Per quanto riguarda le discriminazioni direi che nei ruoli in cui mi sono ritrovata non posso dire di averle né viste, né vissute. E’ però vero che dai dati retributivi e di assunzioni al lavoro che abbiamo a disposizione, si segnala una forte disparità tra uomo e donna in altri ambiti lavorativi.”

 

 

Pier Daniele Dalle Rive