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Schio. Emergenza profughi. L’ira di Orsi “Renzi deve vergognarsi”

“Evidentemente Matteo Renzi non ha mai fatto il Sindaco”. Valter Orsi, Sindaco di Schio, non ha mezzi termini davanti al problema dell’immigrazione e non ha nessuna intenzione di ‘mandarle a dire’ al Presidente del Consiglio dei ministri Italiano. “Una gestione assurda del problema – ha commentato furioso – che fa ricadere sui Comuni le responsabilità di un problema che dovrebbe essere nazionale e invece diventa comunale, trasformando noi Sindaci e le nostre città in ‘alloggi’ per persone che vengono sbattute nei territori senza rispondere ad una distribuzione governata secondo principi di logica, rispetto per i cittadini e per le Istituzioni che li rappresentano”. 

Valter Orsi ha indetto questa mattina una conferenza stampa d’emergenza per spiegare agli scledensi quello che il Comune si trova ad affrontare, con una Prefettura che minaccia espropri degli immobili comunali per trasformali in ‘alloggi’ di ricovero per i migranti.

“Ci troviamo nelle condizioni di dover aiutare lo stato a trovare una soluzione – ha spiegato Orsi – e siamo ripagati con minacce di espropri e imposizioni di accoglienza di un numero di persone ben al di sopra delle nostre possibilità. E il fatto che i Comuni si trovino a dover affrontare questa emergenza mi fa capire che Renzi evidentemente non ha mai fatto il Sindaco, perchè se l’avesse fatto saprebbe che un primo cittadino non dovrebbe mai trovarsi in simili condizioni nei confronti del suo Governo”.

Orsi mette in luce il fatto che i Comuni, anche se si trovano ad avere sempre meno soldi a causa dei tagli imposti dallo Stato centrale, stanno sempre svolgendo i compiti che vengono loro richiesti. “Ma non si può dire altrettanto dello Stato – ha sottolineato Orsi, che nei prossimi giorni farà ‘cordata’ con i Sindaci dell’Unione Montana per prendere una posizione decisa e definita contro chi sta ‘in alto’ – La politica nazionale deve assolutamente vergognarsi, non dà alcuna risposta agli enti locali in merito e continua a scaricarci addosso queste responsabilità di tipo primario mentre nel territorio la situazione dovrebbe essere gestita dai Comuni in un secondo momento. Questo denota che il primo filtro statale è saltato, fallito. Noi amministratori – ha concluso –non staremo più zitti, non ci stiamo a farci schiacciare in questa maniera ”

Anna Bianchini