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Thiene. Tintess. Comitato LaRosa: “Comune non ceda al ricatto sui posti di lavoro”

“Se il Comune ritira il ricorso e Tintess fa quello che vuole, i lavoratori sono a rischio lo stesso”. Lo dichiara senza mezzi termini il Comitato Proteggiamo LaRoSa in una lettera indirizzata al Sindaco di Thiene e a tutto il Consiglio e nella quale, i rappresentanti del Comitato, chiedono a gran voce che l’amministrazione di Thiene non si pieghi alle richieste della famiglia Campagnolo, titolari di Tintess.

Il Comitato sostiene che il Comune di Thiene sia disposto ad indietreggiare con il ricorso fatto al Tar di Venezia nel quale viene richiesto che a Tintess sia impedito di ampliare la gamma di rifiuti da trattare nel depuratore. Recentemente i Sindacati dei lavoratori sono scesi in campo sensibilizzando l’amministrazione a essere più ‘leggera’ e valutare il ritiro del ricorso, per tutelare i circa 200 dipendenti minacciati di licenziamento nel caso il ricorso fosse accolto. Il Comitato Proteggiamo LaRoSa ha un’idea precisa in merito che sottintende che i titolari di Tintess vogliano ‘fare i furbetti’.

“Con lo spauracchio dei licenziamenti, i Signori Campagnolo erano riusciti a spingere i propri dipendenti contro il Sindaco Casarotto e l’amministrazione comunale, all’unico scopo di far desistere il Comune dal ricorso proposto contro l’autorizzazione all’ampliamento dell’impianto di depurazione di Tintess – spiega il Comitato nella lettera al Consiglio Comunale – Si vuol far passare l’idea che, se questo ampliamento venisse annullato dal Tribunale, allora sarebbero a rischio tutti i lavoratori di Tintess. E’ una falsità bella e buona. Come può il funzionamento di un depuratore che, per quanto riferito dai sindacati, funziona con l’apporto di sei persone, garantire che i Signori Campagnolo (una volta ottenuto quel che vogliono) non voltino comunque le spalle ai lavoratori impiegati in tutt’altro settore dell’azienda, vale a dire la stamperia e la tintoria? Come può il solo ampliamento di un depuratore che, a detta dei titolari dell’azienda garantisce un fatturato di circa un milione di euro, condizionare l’esistenza di un azienda che negli ultimi anni ha fatturato mediamente 7-8 milioni di euro, con bilanci sempre in utile?”

Ma il Comitato Proteggiamo LaRoSa non si ferma nelle accuse e rincara la dose puntando sulla ‘voglia di fare profitto’ dell’azienda e non tanto sulle necessità per la tutela dei lavoratori. “I Sindacati hanno comunicato che negli ultimi tempi la famiglia Campagnolo ha  investito svariate centinaia di miglia di euro per ammodernare la stamperia e la tintoria – scrive il Comitato a Sindaco e Consiglio – segno evidente che il settore non è poi così in crisi, o che comunque ha delle prospettive di rilancio. Quindi – sottolinea il Comitato – il potenziamento del depuratore privato di rifiuti speciali ha un solo scopo, quello di elevare il profitto. Si rincorrono ora le voci di una resa da parte del Comune di Thiene, consistente nell’abbandono del ricorso, prima che i Giudici possano dire la loro sulla discussa autorizzazione all’ampliamento. Facciamo appello al Sindaco affinché non si avveri il peggio. E’ giusto che il Tribunale decida se Tintess ha ottenuto un’autorizzazione rispettando le regole. L’amministrazione – conclude la lettera – non si deve piegare alle ragioni del profitto”.

A.B.