Il maltempo non ha fermato i donatori di sangue di Fidas, che non sono potuti andare sul Monte Cengio come da tradizione ma hanno comunque celebrato il loro ‘inno alla vita’ nel duomo di Dueville.
“Nonostante l’inconveniente del maltempo, con la grande presenza di donatori abbiamo dimostrato la capacità di far fronte alle emergenze”, ha esordito Marino Morbin, presidente Fidas Vicenza.
“Voi siete la vera omelia di oggi, il vero afflato. Non abbiate timori, anche se qualcuno sorride della vostra generosità di effondere il sangue come faceva Gesù Cristo”, ha detto don Antonio Guarise, della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice a Thiene, che è intervenuto ieri nel duomo di Dueville, in occasione della Festa annuale del donatore di Fidas Vicenza. Una festa che tradizionalmente si svolge al Monte Cengio, ma che a causa del maltempo delle prime ore del mattino è stata spostata a Dueville, dove l’organizzazione ed il locale Gruppo Fidas hanno fatto un lavoro straordinario affinché tutto fosse pronto in un paio d’ore. “Sono stati davvero straordinari – ha commentato Marino Morbin – e questo ci conferma ancora una volta la forza del nostro volontariato e la capacità e versatilità del nostro donatori, sempre pronti a risolvere le difficoltà ed a trovare le migliori e più rapide soluzioni”. Certo lo scenario e l’atmosfera non sono i medesimi del Monte Cengio, ma come ha ricordato il vicesindaco di Cogollo del Cengio, Sofia Zordan, nel duomo di Dueville, a decidere è stato il tempo: “ma se da un lato il