AltoVicentinOnline

La Regione Veneto: ‘Orgogliosi del liceo Corradini di Thiene’

“Il Corradini è un liceo d’eccellenza e il fatto che venga riconosciuto come tale da una prestigiosa ricerca nazionale è motivo d’orgoglio per il nostro territorio”. A sostenerlo è l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan che commenta con soddisfazione i risultati della ricerca annuale della Fondazione Agnelli sulle migliori scuole superiori italiane (pubblicata all’indirizzo internet eduscopio.it), che mette al secondo posto della classifica nazionale dei licei classici il Corradini di Thiene .

La ricerca misura il rendimento universitario dei diplomati delle singole scuole inteso come indice di una solida preparazione scolastica. Quindi vengono prese in considerazione le scuole che preparano all’università e attraverso le banche dati del Ministero dell’Istruzione si misurano voti e crediti ottenuti dagli ex allievi nel primo anno di università (i due parametri vengono pesati per il 50% in modo da valutare profitto ma anche intensità dell’impegno). Il tutto viene poi “normalizzato” con un parametro che corregge la diversità delle facoltà scelte (ingegneria, per esempio, non è in termini di mede paragonabile a lettere) e si ottiene un numero indice che stabilisce la graduatoria tra i vari istituti (indice Fondazione Agnelli).

Nella classifica dei migliori liceo classici d’Italia, nella classifica stilata dalla Fondazione Agnelli, il Corradini si posiziona sul podio al secondo posto, insieme al liceo bergamasco Sarpi, alle spalle del Manzoni di Lecco. Il voto medio alla maturità dei suoi studenti è 82,9. Media voti universitari degli ex allievi: 29,15.

“Rivolgo il mio plauso alla dirigente scolastica – riprende Donazzan – la professoressa Alessandra Zuffellato. Il suo ruolo è fondamentale nell’ottica della sempre maggiore autonomia affidata ai dirigenti scolastici, prevista dalla riforma del 2015”.

“Se una scuola funziona vuol dire che è ben gestita e che offre agli studenti stimoli e strumenti adeguati per crescere e formarsi e, come dimostra la ricerca della Fondazione Agnelli, fare poi la differenza anche in ambito universitario”, conclude.