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Malo. Cantiere Pedemontana: “Esplosioni necessarie e nessun inquinamento”

Ancora Vallugana a Malo e ancora Pedemontana e questa volta i riflettori sono puntati su alcune foto e dichiarazioni apparsi sui social questa mattina.

Acqua sporca per indicare inquinamento ed una fiammata che simboleggia le detonazioni sono circolate e hanno riacceso le lamentele di quanti vivono nella zona e da tempo lamentano esplosioni notturne e temono per la loro salute.

Ma la Regione Veneto mette le mani avanti e dalla Struttura di progetto della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) arriva un comunicato per spiegare quanto accaduto.

“Si intende rassicurare i cittadini a riguardo di due notizie, non aderenti alla realtà dei fatti accaduti, relative ai cantieri di Pedemontana in Vallugana, frazione di Malo. Per quanto riguarda l’apparizione di fuoco nelle aree delle lavorazioni, il concessionario ha inteso aderire all’invito del sindaco di sospensione delle esplosioni notturne per lo scavo della galleria in attesa di alcuni chiarimenti. Si è pertanto trovato con un quantitativo di esplosivo eccedente già consegnato dalla ditta fornitrice in cantiere, che avrebbe dovuto essere utilizzato per le volate notturne.  Poiché per legge non è possibile detenere materiale esplosivo oltre il periodo dichiarato per le lavorazioni, gli addetti al cantiere si sonoristi costretti a procurare detonazioni controllate al fine di smaltire tale esplosivo divenuto in eccesso. Quanto ai controlli Arpav, che avrebbero procurato immotivato allarme osservando gli operatori al lavoro, si specifica che i prelievi sulle acque effettuati nella giornata di ieri rientrano nei normali periodici controlli di routine che l’agenzia effettua da quando è stato avviato il cantiere. Tale azione è finalizzata proprio a monitorare gli effetti sull’ambiente e sulla salute degli umani, non solamente sulla base delle analisi del concessionario, ma direttamente con prelievi effettuati da parte dell’agenzia regionale preposta per legge alla prevenzione e protezione ambientale. La presenza degli operatori di Arpav, pertanto, deve rassicurare la cittadinanza che può constatare direttamente la vigilanza sul territorio”.