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Stefani: ‘La pandemia ci ha fatto vedere con occhi diversi la disabilità’

“Abbiamo avuto difficolta’  in Consiglio dei ministri, non ci piace dover imporre ancora restrizioni ai cittadini, bisognerebbe guardare al futuro, programmare”. A rivelarlo, nella sua prima uscita pubblica in tv, e’ il ministro per le disabilita’ Erika Stefani che, dallo studio di Rai1 per ‘Oggi e’ un altro giorno’, parla anche di come il covid abbia innescato cambiamenti nel modo di guardare alle disabilita’: “Questa epidemia ha messo in luce le crepe che gia’ c’erano nella nostra societa’ soprattutto per le persone con disabilita’, come la condizione autistica. I progressi conseguiti a suon di fatica e di tempo sono stati, in diversi casi, cancellati. Al contempo, ci siamo un po’ tutti piu’ soffermati sulla psicologia, i comportamenti delle persone ed e’ scattato un maggior interesse verso il mondo della disabilita’. È cresciuta una sensibilita’, un’umanita’ sempre piu’ attenta”, racconta Stefani. Priorita” vaccinale ai disabili.

“Ho chiesto subito, a ridosso del mio giuramento, di modificare le linee guida sulle priorita’ vaccinali, tanto che ne ho parlato immediatamente con il ministro della Salute Roberto Speranza- rivela Stefani- linee che, peraltro, erano poco chiare. Sulla base della mia richiesta e’ stato modificato il piano vaccinale che sta ora portando avanti il commissario Figliuolo, che voglio ulteriormente ringraziare. Ora ci auguriamo che le dosi per fare queste somministrazioni, in maniera massiccia, ci siano. In realta’ in questi giorni- aggiunge- sebbene i ritardi nelle consegne di alcuni vaccini, c’e’ stata un’accelerazione e credo che si andra’ sempre meglio. Dobbiamo venir fuori e presto da questa emergenza”. Infine il capitolo politico. Stefani fa sapere che  in Consiglio dei ministri noi della Lega abbiamo avuto difficolta’ ad accettare il provvedimento varato dal governo e abbiamo rappresentato le doglianze di un popolo che vuole sapere perche’ siamo arrivati a questa scelta – ovvero nessuna zona gialla e nessuna riapertura in programma. I dati scientifici ci pongono il tema della variante che ha un indice di contagiosita’ elevato, per questa ragione siamo costretti alla cautela- precisa- ma stiamo andando avanti nella vaccinazione e ci auguriamo che questa sia l’ultima fatica che viene richiesta ai cittadini. Non ci piace dover ancora imporre alla cittadinanza queste restrizioni, non e’ questione di riaprire questo o quello, ma di avere una programmazione di ripartenza e guardare al futuro”