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Valdastico Nord ‘frena’ sul fronte trentino. Dal Ministero la verifica di ottemperanza

Il progetto della Valdastico Nord visto di buon occhio dal ministro Toninelli, rischia di arenarsi sul fronte trentino.
Un nuovo capitolo si aggiunge alla storia del progetto del prolungamento dell’autostrada A31, in un momento storico in cui  il neo governo sta mettendo in discussione le grandi opere.

Con una determinazione territoriale, firmata ai primi di agosto  dal direttore generale Giuseppe Lo Presti, da Roma arriva una verifica di ottemperanza al progetto, nella quale dichiarate ottemperate 71  prescrizioni, non ottemperate 21, non attinenti 11 e da verificare 8 “nell’ambito del separato procedimento in corso di Valutazione di Impatto Ambientale ex artt. 167, 183 e 185 D. Lgs. 163/2006, relativo alle Varianti intervenute nel Progetto definitivo “I lotto Piovene Rocchette – Valle dell’Astico. tra km 1+328 e km 11+169 e tra km 13+757 e km 17+841”. Dieci sono le prescrizioni che il ministero dell’ambiente ha dichiarato di non sua competenza.
Un esame che impone comunque  il rispetto alle prescrizioni, che non hanno passato l’esame, prima che i lavori dovessero partire, ancora prima nella redazione del progetto esecutivo.

A specchio di quanto espresso sul finire del mese di luglio dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale, il ministro Toninelli giudica positivamente l’impatto che l’opera avrebbe nel territorio, nello specifico: tutela di pozzi e sorgenti presenti, rischi ridotti nelle zone giudicate franose, impatto in zona cave a Pedemonte, sul fiume Astico, su elettrodotti e gasdotti. Inoltre la tutela per la fauna selvatica, la sistemazione del terreno una volta che l’opera sarebbe conclusa, il sistema predisposto nello scolo delle acque meteoriche.

Nel primo lotto del progetto il cantiere vede fare tappa da Piovene Rocchette  a Pedemonte, 17 chilometri per 1,2 mld di euro, mentre il fronte trentino avversa  lo sbocco sul proprio territorio,  con un secondo lotto che mette a rischio l’intera Valdastico Nord. Una questione che nella provincia di Trento sembra non ci sia l’intenzione di affrontare a brevi termini, non prima di avere passato l’’ostacolo’ delle elezioni che si terranno nel mese di ottobre.

di Redazione AltovicentinOnline