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Taglio vitalizi ex consiglieri regionali. Riparte la corsa: “Sarà più pesante”

A Palazzo Ferro Fini si  torna a discutere dei tagli ai vitalizi, che rischiavano di saltare per quest’anno. Tempi ‘duri’ quindi per i 245 ex consiglieri che potrebbero vedersi tagliato l’assegno già da febbraio di quest’anno, senza aspettare il 2019.

Non una, ma ben due proposte di legge in tal senso, che sono state depositate il 10 gennaio. La prima firmata dal gruppo PD: “Questa mattina il gruppo del Partito Democratico, come preannunciato nei giorni scorsi, ha depositato una Proposta di legge per la riduzione dei vitalizi degli ex consiglieri, chiedendo di prorogare fino al 31 dicembre 2020 gli effetti della legge n. 43/2014. ”

A poche ore di distanza, nel pomeriggio, anche l’ufficio l’ufficio di presidenza del Consiglio ha presentato il proprio pdl:  “Abbiamo deciso di chiedere al Consiglio regionale la proroga della riduzione fino al 31 dicembre 2020 dell’entità degli assegni vitalizi”.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, presenta così  il progetto di legge, “tra i primi atti depositati  in questo inizio di 2018” come sottolinea lo stesso Ciambetti,   dal titolo “Interventi per il contenimento della spesa pubblica inerenti gli assegni vitalizi” firmato, con l’eccezione di Simone Scarabel, dall’intero ufficio di presidenza del Consiglio regionale, dunque dallo stesso Ciambetti , i due vicepresidenti Massimo Giorgetti e Bruno Pigozzo nonché dal segretario Antonio Guadagnini. Il Pdl è già stato depositato.

“Purtroppo lo scioglimento delle Camere ha impedito al legislatore nazionale di approvare la nuova norma, che avrebbe dovuto determinare i principi di riduzione dei vitalizi su scala nazionale – ha spiegato Ciambetti – Il tema è di grande valenza  e il Consiglio regionale del Veneto aveva già adottato in passato ben due provvedimenti temporanei di riduzione  in attesa delle nuove norme nazionali, provvedimenti scaduti lo scorso 31 dicembre. Visto che manca ancora la legislazione nazionale noi non facciamo altro che riproporre la riduzione che si applica in Veneto a tutti i vitalizi in essere e anche alle reversibilità  nonché a quelli che saranno erogati dopo l’approvazione di questo nostro Progetto di legge.  Proroghiamo dunque le riduzioni, dando così continuità a questa politica di contenimento della spesa, sino al 31 dicembre del 2020, nella speranza che il nuovo parlamento trovi il tempo di provvedere a sancire con legge nazionale la materia”.

Il taglio sarà più pesante
Rispetto alla precedente normativa regionale ci sono comunque delle novità significative: “La riduzione avviene secondo aliquote progressive calibrate sull’ammontare dell’assegno e, in coerenza con l’indirizzo che già  nel 2014 aveva dato la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome abbiamo previsto una significativa maggiorazione delle aliquote di riduzione del vitalizio erogato dal Consiglio regionale del Veneto nel caso di cumulo con vitalizi erogati dal Parlamento Europeo o da quello italiano. In altre parole non solo chi percepisce di più ha una riduzione maggiore del vitalizio ma anche chi percepisce più vitalizi erogati da diverse assemblee legislative ha un aumento maggiore delle riduzioni.  Non potevamo fare altrimenti: siamo stati tra i primi a intervenire in materia in attesa delle normativa nazionale e, in assenza di questa,  abbiamo colmato un vuoto legislativo con la stessa coerenza e obiettivi di giustizia che avevano ispirato il Consiglio regionale nella scorsa legislatura”.

P.V.