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Basta multe a chi sfora sosta su strisce blu. I Comuni non ci stanno

“Se ho pagato la sosta del pedaggio a pagamento e alla scadenza di questa sosta dopo avere pagato il pedaggio, sto dieci minuti in più, non posso ricevere la multa per sosta senza pagamento ma dovrò completare il pagamento per la differenza tra la sosta che ho pagato e il tempo che sono rimasto”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi rispondendo sulla diatriba in corso sulle multe degli spazi blu per le soste auto a pagamento, in occasione di una visita all’Interporto di Padova.

 

Lupi ha spiegato che “si tratta di un problema di cambio di mentalità e di certezza delle regole: ai cittadini – ha sottolineato-c hiediamo di rispettare le regole che il codice della strada prevede. Ai Comuni chiediamo di rispettare le leggi che il codice della strada prevede”. “E’ un rapporto di certezza, fiducia reciproca tra i cittadini e amministrazione -ha spiegato il ministro- non serve una norma perche’, sia come Ministero dei Trasporti che degli Interni, abbiamo verificato che l’interpretazione della norma e’ molto chiara e quindi per noi il caso e’ chiuso”. “Mi auguro – ha concluso – che per una volta non si complichi la vita ai cittadini e le amministrazioni pubbliche facciano il loro dovere”.

Le parole del ministro arrivano dopo che l”Anci “aveva contestato, ritenendo “inesatto e difforme dal dato normativo la comunicazione, veicolata dal Mit sul regime sanzionatorio applicabile in caso di sosta illimitata a pagamento dei veicoli nei centri abitati”. L’associazione dei Comuni, riferendosi alla nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo cui non deve essere multato chi sosta oltre l’orario pagato sulle strisce blu spiega che “si fa presente infatti, che la norma (articolo 7 comma 1 lettera f del nuovo Codice della strada) è chiara così come il suo regime sanzionatorio: se la sosta avviene omettendo l’acquisto del ticket orario, deve necessariamente applicarsi la sanzione di cui all’articolo 7 comma 14 del Codice – continua – se invece la sosta si protrae oltre l’orario per cui è stata pagata la tariffa dovuta, si applicherà la disposizione sanzionatoria, prevista dalla disciplina della sosta, anche in relazione a quanto disposto dal comma 132, dell’articolo 17 della legge 127/97, ovvero quella prevista dal regolamento comunale”.

“La comunicazione del Mit – conclude – pare muovere da un equivoco sull’assoggettamento al pagamento della sosta, evidentemente non ritenuto atto di ‘regolamentazione’ come da Codice della strada e dunque non costituente presupposto per l’applicazione della sanzione. Così invece non è, avendo il legislatore assegnato ai Comuni tale potestà regolamentare legandola al potere sanzionatorio di cui sopra”.

Ma sulla vicenda interviene il Codacons che dice:”Ora il ministero spieghi che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni”. Dall’associazione arriva la richiesta secondo cui “tutte le multe comminate negli ultimi 60 giorni vanno annullate d’ufficio dai comuni che le hanno emesse, altrimenti potrebbero essere ipotizzati i reati di abuso ed omissioni di atti d’ufficio”. Per il Codacons il ministero ha il dovere d’ufficio di emanare un’apposita circolare per disciplinare come recuperare queste somme e non può lasciare ad ogni comune totale libertà su come agire, altrimenti avremmo l’anarchia e, soprattutto, abusi. Se, infatti, i comuni stabilissero nei loro regolamenti di far rientrare dalla finestra, sotto forma di rimborso spese e penali, gli stessi importi previsti per le multe (ad es. i 25 euro) è evidente che sarebbero regolamenti illegittimi, impugnabili. L’associazione, che sta già presentando centinaia di ricorsi per conto degli automobilisti multati, sta studiando anche la possibilità di un’azione collettiva per il recupero delle somme già versate. (adnkronos)