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Cinque euro per entrare a Venezia: sanzioni e raccomandazioni

Cinque euro per entrare a Venezia.   Si applica a 29 giornate. Si inizia con un blocco unico dal 25 aprile al 5 maggio, per proseguire nei sabato e domenica di maggio (11 e 12, 18 e 19, 25 e 26), giugno (8 e 9, 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30) e luglio (6 e 7, 13 e 14). Paga il turista che entrerà nella città antica, se non dorme in una struttura ricettiva del territorio comunale, dalle 8.30 alle 16.

Il provvedimento, che deriva dalla legge di bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, vuole definire un nuovo sistema di gestione dei visitatori e disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi. “Non è una rivoluzione, ma il primo passo di un percorso che regolamenta l’accesso dei visitatori giornalieri- afferma  il sindaco Brugnaro- una sperimentazione” per “migliorare la vivibilità della città, di chi ci abita e ci lavora. La porteremo avanti con grande umiltà e la consapevolezza che ci potranno essere dei problemi. I margini di errore sono ampi, ma siamo pronti, con umiltà e coraggio, ad apportare tutte le modifiche che serviranno per migliorare la procedura”.

Venezia è la prima città al mondo ad attuare questo percorso e per Brugnaro “potrà essere d’esempio per altre città fragili e delicate che vanno salvaguardate”. Il monitoraggio del flusso dei visitatori sarà costante, tramite telecamere, sensori contapersone, celle telefoniche, emissione dei biglietti dei musei e timbrature a pontili ed imbarcaderi. Già ora tutto questo fornisce il quadro che ha portato a individuare le giornate da ‘bollino nero’ che “consentiranno di frenare il fenomeno del sovraffollamento”.

UN PROBLEMA CHE VA AVANTI DAGLI ANNI ’50

“Dagli anni ’50 “si continua a dire che Venezia è una città che sta morendo– aggiunge il sindaco- noi oggi ribadiamo che è una città viva, che continuerà ad essere aperta ai turisti che arrivano da tutto il mondo per visitarla, con rispetto. Ci approcciamo a iniziare un percorso reso possibile grazie all’azione amministrativa che da otto anni, grazie anche all’efficientamento del Bilancio, ci ha consentito di investire importanti risorse per risolvere un problema, quello dei flussi turistici, di cui tutti hanno sempre parlato, ma mai fatto nulla. Già dal prossimo mese di gennaio partirà una campagna di comunicazione a livello internazionale e ai cittadini per far conoscere i contenuti della sperimentazione”. Zuin parla di “svolta rilevante nella gestione dei flussi turistici di Venezia“. E’ un provvedimento “sperimentale che porterà ad un confronto continuo e diretto con tutte le categorie economiche e sociali per monitorare assieme gli effetti a breve e medio termine. Le esenzioni rispondono a norme di buonsenso per garantire l’accesso a Venezia a chi lavora, studia, ha i propri affetti, ha esigenze sanitarie o deve recarsi per necessità nel capoluogo della Regione, che ospita tantissime funzioni amministrative”.

Venezia è una città accessibile, aperta, “ma i visitatori, sia nazionali che internazionali, devono comprendere che serve una giusta programmazione per gestire al meglio il delicato equilibrio tra residenzialità e turismo“. L’amministrazione ha lavorato per calibrare caratteristiche e tempistiche della sperimentazione della novità e Venturini assicura: “Il nostro obiettivo, infatti, non è di fare cassa”.

Con il contributo per l’accesso Venezia vuole “mettere a punto, primi al mondo, uno strumento in grado di individuare un nuovo equilibrio tra le esigenze di chi a Venezia ci abita, ci lavora o ci studia e chi Venezia la intende visitare e conoscere. Ci saranno aggiustamenti in corso d’opera e, una volta che la sperimentazione sarà attiva, lavoreremo con spirito inclusivo per individuare le migliori soluzioni alle problematiche che dovessero emergere. Il nostro è un approccio umile e propositivo per disincentivare il turismo giornaliero, perché il mordi e fuggi complica in determinate giornate la gestione dei flussi, a favore di tutti i visitatori che intendono conoscere in modo più approfondito la nostra città prendendosi il giusto tempo (almeno una notte) per entrarci in sintonia e per scoprire il suo patrimonio artistico, le sue tradizioni, il suo artigianato”, afferma Venturi.

Ed ecco come funzionerà nel dettaglio:

CONTRIBUTO

L’importo per il 2024 sarà di cinque euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà neppure l’individuazione di una soglia di presenze oltre la quale applicare una maggiorazione del contributo di accesso. Il contributo sarà applicato solo alla città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia.

RISCOSSIONE

Il “cuore del sistema” sarà la piattaforma multicanale e multilingua, realizzata da Venis Spa. La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app raggiungibile all’indirizzo https://cda.ve.it accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli. Il titolo attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione e andrà sempre portatocon sé.

CHI DOVRÀ PAGARE IL CONTRIBUTO DI ACCESSO

Si è stabilito che il contributo di accesso dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel territorio del Comune di Venezia.

CHI SARÔ ESCLUSO DAL PAGAMENTO

Non dovranno pagare i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e Università che hanno sede in città antica o nelle isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia.

Sono esentati dal pagamento del Contributo di accesso, ma dovranno essere registrati sul portale https://cda.ve.it tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive nel territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al terzo grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, ed una serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento.

SANZIONI

Il Comune può utilizzare gli strumenti previsti dalla normativa per il recupero dell’evasione ed elusione ed in particolare effettuare verifiche, ispezioni e sopralluoghi mediante personale a ciò autorizzato nei principali punti di accesso della Città. La sanzione amministrativa va da 50 euro a 300 euro (+10 euro del contributo di accesso), con possibilità di denuncia ai sensi del Codice penale e delle leggi speciali in materia a chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne faccia uso nei casi previsti dal Regolamento.