Dopo aver vagato per ore, però, intorno alle 22,30 , Diego Gugole si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Vicenza, e ha confessato il duplice delitto. I dettagli della tragica giornata sono stati raccolti nel corso della notte, in un faccia a faccia con il sostituto procuratore Barbara De Munari. Al magistrato il venticinquenne ha spiegato di essere disoccupato da circa un anno e che «ultimamente non mi piaceva lavorare, spesso raccontavo bugie ai miei genitori».
Al termine della confessione, i carabinieri hanno raggiunto l’abitazione di Chiampo, dove sono stati ritrovati i due corpi senza vita e l’arma usata per il delitto. All’interno dell’auto del giovane, invece, sono stati recuperati i sacchi di tela e il materiale acquistato nel pomeriggio. Le indagini dei militari del Nucleo investigativo dell’Arma di Vicenza, coadiuvati dai colleghi di Valdagno e Chiampo, nel frattempo proseguono per far luce su alcuni dettagli ancora non emersi.