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L’errore costa caro alla Regione nel processo Bpvi: ‘Una figuraccia storica’

“Non si può commettere una leggerezza del genere, soprattutto su un caso così grave che coinvolge migliaia di veneti. Se questa è la sbandierata efficienza della Regione, c’è poco da stare allegri. È una gran figuraccia”.

Non usa giri di parole il consigliere del Partito Democratico Claudio Sinigaglia, a proposito dell’esclusione della Regione dal processo per il danno ai risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza, dove Palazzo Balbi si era costituito parte civile. “Avrebbe dovuto farlo ma si è svegliata tardi- sottolinea Sinigaglia, che era anche il rappresentante dem nella Commissione speciale di inchiesta sulle banche in Consiglio regionale – visto che per i giudici il termine ultimo era il primo dicembre”.

“Sorprende che si possa commettere un errore del genere, su un tema tanto importante e sempre sotto la luce dei riflettori. Spero sia un caso, ma resta la sensazione che questa vicenda, nella sua globalità, non sia stata affrontata da Zaia e dalla sua maggioranza con la dovuta attenzione. Gli esempi sono diversi, dalla relazione finale della Commissione banche approvata in in tutta fretta senza sottolineare in conferenza stampa le responsabilità degli amministratori e del management dei due istituti veneti scaricando tutto sui mancati controlli degli organi di vigilanza, fino all’ultima manovra finanziaria statale, dove è previsto il rimborso per i truffati solo fino al tetto massimo del 30 per cento. Avevamo presentato un ordine del giorno che impegnasse la Giunta ad attivarsi per tutelare i risparmiatori, ma è stato bocciato”.

Comunicato Stampa