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Ponte Morandi. “Il ritorno dei Benetton sarebbe una vergogna e un incubo”

“Qualche mente superiore penserebbe di fare un bell’aumento di capitale per dare utili ai fondi e di far rientrare dalla finestra la famiglia Benetton. Siamo svegli o in un ennesimo incubo?”. Così la presidente del Comitato ricordo vittime di Ponte Morandi, Egle Possetti, in merito all’ipotesi di un ritorno dei Benetton nella proprietà di Autostrade per l’Italia. “Notizie che ci fanno saltare sulla sedia e rivoltare lo stomaco”, commenta Possetti. “Pare che i nuovi azionisti di Aspi con Cdp, i fondi Macquarie e Blackstone, vogliano già avere qualche utile prima di investire nel famigerato lavoro di rinnovamento delle infrastrutture- spiega- e pare che la società sia al guado e immobile dopo l’acquisizione con la parte pubblica identificata in Cdp. Quest’ultima pare ridotta ad azionista quasi di minoranza”, mentre “è l’azionista pubblico che dovrebbe garantire i cittadini sulla futura sicurezza delle infrastrutture”.

I familiari delle vittime del Morandi ricordano che “ne abbiamo già passate tante e pensiamo di averne avuto francamente abbastanza, di avere sopportato nostro malgrado, oltre a tutto il resto, anche la cessione di Aspi con remunerazione stellare agli azionisti precedenti, nella cui compagine comparivano ovviamente i Benetton, che hanno ricevuto compensi inauditi per cedere le quote azionarie che avrebbero dovuto essere considerate carta straccia. Per la cessione, auspichiamo un intervento equo ed approfondito della Procura di Roma che ha in mano alcuni esposti in questa materia, ma pretendiamo come cittadini e come parenti anche chiarezza dal nuovo governo. Speriamo di non assistere a una nuova, ennesima vergogna conclamata o altri pasticci sotterranei nuovamente in sfregio alle 43 vittime, ai loro famigliari e a tutti i cittadini italiani”.

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