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E venne il governo del Presidente

di Edmond Dantes

Alla fine sarà il Governo del Presidente,magari senza la fiducia del Parlamento,che gestirà il breve periodo che ci separerà da nuove elezioni.

La terza repubblica è abortita prima di nascere: uccisa dall’arroganza,dalla paura, dalla presunzione di scrivere la Storia quando a mala pena si sanno scrivere i congiuntivi.

Lega e 5 Stelle si sono fermate ad un passo dal traguardo: e risulta oggettivamente difficile credere che il nome di un ministro mancato ,Paolo Savona,abbia fatto crollare tutto. Savona era ed è persona di valore; le sue tesi,da alcuni anni non sono critiche ma dirompenti verso l’impianto europeo e la moneta unica. Il Quirinale,che non vive su Marte,sa bene che cosa voglia dire presentare una compagine in Europa a difendere l’interesse italiano partendo con il piede sbagliato.

Ed ha chiesto di indicare altri nomi, come è spesso successo nella formazione di altri Governi (almeno in sette occasioni).

Si poteva trovare un ragionevole compromesso su un nome gradito ad entrambe le forze di governo. Ma così non è stato. Al grido “Savona o morte” Salvini ha spiazzato Di Maio ( che vede sfumare forse definitivamente le sue ambizioni politiche) ,ha fiutato il malumore di una parte rilevante del suo elettorato fatto da imprenditori,commercianti, professionisti per la messa in discussione della legge sulle pensioni,per una flat tax che non crea entusiasmi ma solo problemi, perla revisione del jobs act,per il reddito di cittadinanza al Nord mai digerito.

Ha avuto paura di governare dopo tante promesse. La propaganda non costa molto,toccare la pancia delle persone impaurite dalla migrazione o dalla possibile perdita del lavoro, è un giochetto da ragazzi per demagoghi consumati. Governare è ben altra cosa.

E la prima cosa che il Governo avrebbe dovuto fare sarebbe stata una manovra economica correttiva per ridurre deficit e debito pubblico. Qui sta il punto. Per 6 mesi si è parlato di spese. Nessun accenno al vero grande convitato di pietra su cui rischiamo di schiantarci tutti: l’enorme debito pubblico:2350 miliardi di euro dei quali 580 in mano straniera. E finora tutti (pd compreso) hanno rimosso questo problema continuando a fare leggi di stabilità in deficit.

La cosa che i cittadini devono sapere è che non esiste alcun complotto contro l’Italia. La Ue puo’ anche aprire una procedura per deficit eccessivo contro l’Italia (Francia e Spagna sono già sotto i ferri) ,non succede quasi nulla. Il punto è che l’Italia ha un debito molto più grande e pericoloso degli altri Paesi e solo se mantiene un rapporto fiduciario con chi compera i Btp puo’ avere il denaro per pagare scuole,ospedali,forze dell’ordine,pensioni. Se chi ha investito ritiene che non siamo più credibili,perchè continuiamo a spendere invece di risanare, è inevitabile che tolga i suoi soldi dall’Italia. E noi sprofondiamo.

Questo va spiegato ai cittadini: ci attendono anni in cui dobbiamo spendere soldi per il nostro sviluppo industriale, per tenerci stretta l’Ilva, per fare ferrovie dignitose,ricostruire scuole ed ospedali fatiscenti, per ridurre il costo del lavoro ed aumentare l’occupazione. Non ci possiamo più permettere di vivere sopra le nostre possibilità:i nostri figli già alimentati dalla cultura della precarietà, non avrebbero futuro.

E di fronte a questo Lega e 5 Stelle sbattono la porta,dimenticando che Mattarella aveva accettato un primo ministro tecnico,emerito sconosciuto, ( ed erano gli stessi che 1 mese prima dicevano “mai più governi presieduti da tecnci”,perchè continuavano a litigare su chi fosse premier tra di Maio e Salvini. Dimenticano che hanno avuto tutto il tempo necessario per scrivere un “contratto” di governo da cui hanno dimenticato completamente lo sviluppo; dimenticano che tutti i ministri proposti sono passati senza intoppi. Ma per un ministro non accolto salta il Governo…… era il Governo della Storia,il Governo del cambiamento. Ne resta solo un mucchietto di cenere. La terza repubblica deve attendere. Adesso ci aspetta una breve parentesi di Cottarelli (uno con le palle che parla poco e sa quel che dice e fa) in un clima quasi da guerra civile. Mattarella ha fatto il suo dovere fino in fondo. Lo ha fatto in solitudine, con grande sofferenza,ma doveva farlo altrimenti poi sarebbe stato un massacro, dopo aver ceduto a diktat tipici di chi ignora la Costituzione ed in particolare l’art. 92. Ne esce male Giuseppe Conte travolto da interessi più grandi di lui. Ne esce con le ossa rotte soprattutto Di Maio che adesso si guardera’ le spalle dall’arrivo del “duro e puro” Di Battista.

Salvini,il più cinico di tutti,puo’ salvarsi solo in una campagna elettorale senza fine, ma in questi mesi dovrà guardarsi dal mutato atteggiamento di una parte della sua base : quella che lavora,che ha bisogno dell’Europa,della Bce, della pace sociale. L’Italia ,nel fondo,resta un Paese democristiano: e ad un passo dalla “guerra civile” politica, pensa sempre che ci possa essere una soluzione per aggiustare ogni problema. E non è detto che , in questi 4 o 9 mesi che ci separano dal voto ormai sicuro, non ci sia qualcuno,più tranquillizzante, che possa giocarsela proprio in nome dell’Europa e di una rinnovata forza italiana in Europa,condotta con intelligenza,realismo e senza velleitarismi.

Edmond Dantes