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Arsiero. Il Vicesindaco ‘in corsia preferenziale’ col vaccino agita la vallata

Il Vicesindaco di Arsiero Simone Mattielli si trova da qualche ora nella graticola mediatica per aver ammesso, senza giri di parole, che avendo tra i referati quello di Protezione Civile e del Patrimonio e trovandosi a vigilare sulla gestione del Palazzetto dello Sport adibito per l’emergenza a centro vaccini, ha colto l’occasione di un passaggio in loco per farsene somministrare una dose.
A poco sono valse le sue parole affidate ad un’intervista pubblica nella quali ha spiegato di aver chiesto il vaccino alla fine di una giornata, appreso che risultavano alcune decine di dosi in esubero dopo aver quindi soddisfatto la richiesta dei convocati per quella sessione.

“Fuori dubbio che sprecare vaccini che all’ultimo andrebbero buttati non sia un lusso che ci possiamo permettere – commenta per la minoranza di ‘Siamo Arsiero’ la capogruppo Occhino. “In questo caso, però, sapendo che si aprono finestre di questo genere a fine giornata, il compito di un amministratore dovrebbe essere quello di studiare, in sinergia con l’Ulss, il modo di stilare delle liste di persone ‘più bisognose’ che si rendano disponibili ad essere contattate anche all’ultimo per fare il vaccino e magari organizzarsi con i mezzi del Comune per andarle a prendere a casa, evitando così di sprecare dosi vaccinali e garantendo altresì che prima si vaccini chi ha situazioni di difficoltà. Un atteggiamento di questo genere sembra invece suggerire ai cittadini: ‘Continuate a gironzolare intorno al palazzetto di Arsiero prima della chiusura delle vaccinazioni che magari qualche dose ve la guadagnate’, aggiungendo incertezza e poca fiducia nelle istituzioni in un momento tanto delicato per tutti. In buona sostanza – conclude Tiziana Occhino –  la scusa che non si voleva sprecare un vaccino non regge, nel senso che il Vicesindaco ha candidamente confermato che era andato a chiedere di farsi vaccinare: vuoi per inefficienza o disorganizzazione, sta di fatto che a qualcuno è passato davanti eccome”.
“Capisco benissimo quanto sia complicato in un momento come questo amministrare. La situazione è molto seria, dobbiamo oltre a non sprecare dosi, vaccinare i più vulnerabili e gli anziani – asserisce il coordinatore del Circolo PD della vallata Luca Cislaghi –  Viviamo in una vallata con un’età media elevata e non c’è alcun dubbio che le dosi vengano avanzate. Dobbiamo però sapere con certezza chi vaccinare nel caso sia avanzata qualche dose: trovarsi lì per caso rischia di veicolare un messaggio dannoso con il pericolo di assembramenti. Comprendo la rabbia e la delusione di chi ha diritto a fare il vaccino e non ha avuto l’opportunità di essere informato. Va fatta una profonda riflessione su una gestione vaccinale che continua ad accusare problemi anche a livello regionale e comunale: questi sono gli esempi che allontanano i cittadini dalla politica alimentando l’idea che esista una classe privilegiata. L’esatto opposto del messaggio di grande respiro civico offerto dal presidente Mattarella che si è accodato alla fila aspettando con pazienza il suo turno.
Di diverso avviso il Sindaco Cristina Meneghini che invece sottolinea quanto in questo frangente l’unica questione che veramente le interessi sia traghettare il paese fuori dalle acque agitate di una situazione pandemica che ha contribuito a incattivire gli animi: “Come sempre si monta un polemica strumentale che crea malumori e divisioni tra i cittadini e tende ad inasprire le tensioni sociali già presenti. Esiste un invito del Generale Figliuolo, commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica, a non sprecare nemmeno una dose, cosa che non possiamo permetterci in questo momento storico. E’ doveroso rispettare la priorità degli anziani e delle fasce più deboli ma nel caso specifico era stata rispettata la priorità, le dosi avanzate sono state date a chi in quel momento era disponibile indipendentemente dal fatto che fosse amministratore e comunque a discrezione del personale sanitario presente. Auspico che per mero sensazionalismo o strumentalizzazioni non si arrivi all’estremo opposto e che le dosi vengano buttate”.
Marco Zorzi