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La Pasqua costa ai vicentini 69 euro a famiglia: la colomba batte l’uovo

“Con la fine dell’emergenza i vicentini tornano a spendere per la Pasqua, con una media di 69,2 euro a famiglia, il 25% in più rispetto allo scorso anno, attestandosi sui livelli pre Covid-19, nonostante le preoccupazioni per il conflitto in Ucraina”. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani, secondo la quale il 59% dei cittadini trascorrerà il pranzo pasquale tra le mura domestiche, mentre il 32% si recherà a casa di parenti ed amici, con un recupero della convivialità e della voglia di stare assieme, dopo due anni di limitazioni e lockdown.

“Si allungano le tavolate, ma salgono in media di quasi il 6% anche i costi per la preparazione dei menu di Pasqua per i rincari dei prezzi che interessano tutti i principali prodotti simbolo della festa” afferma la Coldiretti Vicenza. “Aumenta il tempo dedicato in cucina nella preparazione dei pasti, che sale a due ore di media, ma fra quelli che hanno scelto di dedicarsi ai fornelli c’è – continua Coldiretti Vicenza – un 29% di appassionati che ha deciso di spendere fino a tre ore di tempo ai fornelli ed una quota dell’8% di maratoneti della cucina che si spingerà sulle cinque ore per portare in tavola piatti di ogni tipo. Non manca, però, un 6% che ricorrerà al cibo da asporto o direttamente alla consegna a domicilio”.

La scelta della carne. Tra i prodotti immancabili sulle tavole pasquali, quasi quattro vicentini su 10 (39%) mangeranno carne di agnello, per rispettare le tradizioni, ma anche per sostenere la sopravvivenza dei 60mila pastori duramente colpiti dai rincari dei costi di produzione legati alla guerra in Ucraina, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’. Tra coloro che non rinunciano all’agnello, il 24% acquisterà quello Made in Italy, mentre solo un 7% non si curerà della provenienza di quel che metterà nel piatto, secondo Coldiretti/Ixe’.

I dolci più gettonati. Tra i dolci, la colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come il preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua degli italiani la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata, che non mancherà nel 66% delle case. Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione.

“Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie – conclude Coldiretti Vicenza – si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina”.