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In Veneto un imprenditore su due ha difficoltà a trovare manager d’azienda. Ecco le figure ricercate

In Veneto quasi un imprenditore su due ha difficoltà a trovare figure dirigenziali. E transizione sostenibile ed energetica sono le competenze più ricercate. Secondo le elaborazioni e le stime dell’Osservatorio 4.Manager, in Veneto la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali è riscontrata da quasi la metà delle imprese (48,5% contro il 42,5% dato nazionale), dato comunque in calo rispetto al 61,0% registrato nel 2019. Nel settore manifatturiero, nell’ultimo triennio, si osserva una leggera contrazione del numero di imprese attive in Veneto, -2,6% (percentuale quasi in linea rispetto al dato nazionale, -2,5%), mentre il numero di dirigenti, nello stesso settore, presenti in Veneto, mostra un +1,9%, a differenza del dato nazionale in diminuzione (-0,4%). I dirigenti presenti nel manifatturiero in Veneto, nel 2021, rappresentano il 50,2% del totale sul territorio regionale. Considerando le province, la crescita maggiore del numero di dirigenti nell’ultimo triennio, nel settore manifatturiero, è a Belluno (+13,2%), Verona (+5%), Treviso (+4,8%), Padova (+1,9%). Una maggiore contrazione si registra, invece, nelle province di Rovigo (-3,4%), Venezia (-2,6%) e Vicenza (-2,5%). A gennaio poi si è vista una domanda di competenze molto alta legata al ‘People Management’, anche in Veneto e, seppur con dati molto modesti, nella provincia di Venezia. In particolare, appunto si osserva una maggiore richiesta di competenze manageriali in transizione verso la sostenibilità e transizione energetica. In Veneto, invece, le qualifiche professionali maggiormente in crescita sono il ruolo di Business Analyst (+162,5%) seguito da Consulente sostenibilità (+89,3%), Coordinatore (+57,1%) e Responsabile sostenibilità .

Le tre principali città che registrano la più alta concentrazione di professionisti sono: Milano, Roma e Torino. in Veneto, la maggiore concentrazione di professionisti si osserva a Padova e Venezia. L’analisi delle competenze per la sostenibilità evidenzia, tra le competenze in forte crescita: Analisi finanziaria (+53,3%); “Responsabilità” (+48,6%); “Supporto Tecnico” (+48,1%); “Finanza” (+40,1%); “Marketing digitale” (+39,7%); “E-commerce” (+39,4%); “CRM” (+37,2%); “Controllo qualità” (+32,4). Per quanto riguarda il Veneto in forte crescita Acquisti (+89,9%); “CRM” (+60,8%); “Responsabilità” (+59,9%); “Copywriting” (+59,2%); “Marketing digitale” (+57,0%); “Controllo qualità” (+42,0%); “Risorse umane” (+41,9%); “Approvvigionamento” (+38,2). Crescente lo spostamento delle competenze in aumento verso l’ambito della Finanza, con un focus particolare relativo all’Analisi finanziaria e al Social Responsible Investing che si riflette anche sui settori relativi alla sostenibilità, tra cui, in particolare, si evidenzia in crescita quello del Capitale di rischio e private equity. I dati fanno da cornice al progetto Confindustria e Federmanager, lanciato oggi a Venezia e promosso con 4.Manager, per rilevare il fabbisogno delle imprese di competenze manageriali specifiche e strutturando un percorso di formazione dedicato. Un modo anche per sensibilizzare territori e istituzioni sulla necessità di introdurre politiche di incentivazione a supporto delle imprese.

L’evento di lancio è stato ospitato da Confindustria Veneto Est, rappresentata da Vincenzo Marinese, vicepresidente vicario di Confindustria Veneto Est delegato per Venezia e Walter Bertin, vicepresidente di Confindustria Veneto Est delegato Esg. Che dicono: “Il successo dei progetti di sostenibilità nelle aziende richiede sempre più un capitale umano con le giuste competenze, a partire da specifiche figure manageriali. Almeno tre quarti delle assunzioni programmate dalle imprese del Veneto richiedono competenze green, e in una percentuale significativa figure con alta specializzazione in questo ambito. Al tempo stesso, rimane elevata la difficoltà di reperimento”. Confindustria Veneto Est punta alla relazione con scuole e Università per avviare specifici programmi sulla sostenibilità e diffondere un sapere che poi diventi parte del bagaglio di competenze dei giovani che entrano nel mondo del lavoro. “E c’è grande bisogno di figure manageriali dedicate che affianchino gli imprenditori nei complessi processi di transizione alla sostenibilità in cui le aziende stanno investendo, per sviluppare consapevolezza all’interno, comunicare verso gli stakeholder, costruire un piano strategico sostenibile”, avvisano Marinese e Bertin.