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Autonomia, l’opposizione della Cisl Scuola: “L’istruzione deve restare nazionale”

“Qualunque sia il progetto di autonomia differenziata contenuto nel disegno di legge Calderoli, di cui ancora non conosciamo il testo, per Cisl Scuola l’esigenza primaria è quella di mantenere il carattere unitario e nazionale del nostro sistema scolastico, che ha bisogno di colmare divari e non di rischiare di accentuarli”. Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, commenta così all’agenzia di stampa Dire la bozza della legge sull’autonomia differenziata.

“Il diritto allo studio non può essere a geometria o geografia variabile: a tutti vanno date pari opportunità, piuttosto ci si impegni a sostenere con particolare attenzione le realtà più deboli, in gran parte presenti al sud ma individuabili anche in altre aree del Paese, ad esempio nelle periferie delle aree metropolitane- prosegue Barbacci- Non ci serve un’autonomia differenziata, che rischia di frammentare il sistema riproponendo tanti piccoli centralismi regionali: si valorizzi invece di più l’autonomia di cui già ogni scuola dispone e gli enti locali facciano di più per le loro scuole, fornendo per esempio tutti i servizi necessari per un ampliamento del tempo scuola, altrimenti impossibile, o per garantire la frequenza di percorsi formativi fin dalla prima infanzia, in troppi casi possibile solo a scartamento ridotto”