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Vaccino: ora tocca agli anziani. Licenziamento per chi si rifiuta?

Dopo gli operatori sanitari toccherà agli anziani ultra ottantenni ed in particolare ai non autosufficienti che, parola dell’assessore Manuela Lanzarin, verranno vaccinati a domicilio con l’arruolamento dei medici generici.

Prosegue a ritmo battente la campagna vaccinale della Ulss7 e se qualche operatore di Rsa del comprensorio sta creando qualche difficoltà perché diffidente nell’iniettarsi il farmaco anti covid, la bella notizia è che all’interno delle strutture ospedaliere dell’Ulss7 l’adesione è totale.

4.900 i vaccinati, nessuno si è sottratto al vaccino, mentre sono in corso di valutazione le posizioni dei 34 dipendenti del Muzan che si sono negati alla somministrazione.

Questa notizia ha scatenato molti dibattiti sui social, dividendo l’opinione pubblica tra chi, pur in assenza di una norma che renda obbligatoria la vaccinazione, sostiene che sia consentito ad un imprenditore o dirigente, di richiedere il vaccino come misura di sicurezza api propri dipendenti.

C’è invece chi nega che il datore di lavoro possa imporla per ragioni di sicurezza e, conseguentemente, sanzionare con il licenziamento per giusta causa chi non si adegua a tale disposizione.

La posizione dei sindacati è chiara. “Un atto di responsabilità dello Stato nei confronti della popolazione. Un atto di responsabilità del singolo nei confronti della propria salute e di quella dei propri cari. Ed è un atto di responsabilità di ciascuno nei confronti della collettività. La pandemia potrà essere sconfitta solo se verrà sempre più considerata una questione non individuale ma collettiva, dell’intera società”.

L’obbligo è possibile, lo dice la Corte Costituzionale

Sta facendo discutere una sentenza della Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale. Al momento, dal governo, ci sono rassicurazioni giornaliere sull’esclusione dell’obbligo generalizzato, ma molti esponenti istituzionali, del Consiglio Superiore di Sanità e del Comitato Tecnico Scientifico, si sono già espressi per l’obbligo vaccinale esteso a tutto il settore pubblico.

Nel 2017, l’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin, rese obbligatori 12 vaccini per i minori di 16 anni. La forma scelta dal governo, considerata la necessità e urgenza, era decreto legge numero 73, che venne poi convertito in legge. La motivazione: “contrastare il progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, che aveva portato ad una copertura vaccinale al di sotto del 95%, soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire la così detta immunità di gregge per le malattie del vaccino”.

Fu la Regione Veneto ad impugnare il decreto e ne nacque un acceso dibattito tra Stato e Regioni. Il Veneto, in particolare, contestava la decretazione d’urgenza perché nella Regione non esisteva alcuna emergenza e rivendicava la lesione delle competenze regionali in materia di salute tali da travolgere il programma regionale basato sul consenso informato e sull’alleanza terapeutica, non sulla coercizione. Il Veneto richiamò l’articolo 32 della Costituzione, che garantisce la libertà del singolo di non sottoporsi a cure o terapie non scelte o accettate, salvo che ricorra uno stato di necessità per la salute pubblica.  La Corte Costituzionale, tralasciando la parte sul conflitto di competenze, dichiarò legittimo il mezzo del decreto legge per introdurre l’obbligo di vaccinazione ritenendo nella responsabilità politica degli organi di governo di intervenire in caso di fenomeni epidemiologici.

Sottoriva: “Vaccino a chi per lavoro viaggia all’estero”

Il presidente degli industriali dell’Alto Vicentino, durante la video conferenza sull’ospedale di Santorso tra il presidente Luca Zaia e i sindaci dell’Alto Vicentino, è intervenuto sulla possibilità di vaccinare i commerciali che vanno all’estero. La proposta è stata accolta con favore da Zaia, che ha spiegato come in questa prima fase sia però impossibile, ma che potrebbe diventare realtà dopo il 25 gennaio, quando si passerà alle vaccinazioni delle categorie essenziali.

di Redazione Altovicentinonline