AltoVicentinOnline

Calvene. Don Pozza in Giordania a raccontare la speranza: appuntamento su Rai 1

Appuntamento sabato 5 gennaio alle 15.55 su Rai Uno con Don Pozza e la trasmissione ‘A Sua Immagine’, con la rubrica ‘Le ragioni della speranza’ che inaugurerà un ciclo di puntate speciali in Giordania con il cappellano del carcere di Padova, in collaborazione con l’Opera Romana pellegrinaggi.

Dopo le missioni in Terra Santa e in Brasile nel 2018, l’anno nuovo si apre con una nuova avventura all’estero per il programma di informazione religiosa e culturale targato Rai e Conferenza episcopale italiana.

A raccontarla in anteprima al Sir sono i responsabili Laura Misiti e padre Gianni Epifani. “Il progetto è nato proprio in Terra Santa, mentre registravamo le puntate di Quaresima – spiega Laura Misiti, responsabile Rai del programma ‘A Sua Immagine’, che ha seguito in prima persona le riprese delle puntate in Giordania – Eravamo sempre con don Pozza nei suggestivi luoghi in cui è vissuto Gesù e riflettevamo sull’esistenza di una Terra Santa meno conosciuta, la terra dei grandi profeti. Così abbiamo pensato di realizzare un viaggio lì, nei territori della Giordania, nei luoghi che hanno visto il passaggio di grandi personaggi biblici come Abramo, Giobbe, Mosè, Elia, Giovanni il Battista, Gesù, Paolo e tanti altri”.

Laura Misiti aggiunge: “Oggi quasi tutti i luoghi santi in cui i profeti biblici compirono miracoli sono stati identificati, scavati e resi accessibili; per questi motivi i Vangeli che vengono commentati in gennaio si prestano a essere attualizzati in questa bellissima terra, ancora oggi ferita dall’assenza della pace, ma anche esempio di grande accoglienza”. Dopo la riuscita esperienza in Terra Santa, ‘A Sua Immagine’ rinnova l’accordo l’Opera romana pellegrinaggi per il viaggio in Giordania. Come sottolinea infatti padre Gianni Epifani, responsabile per la Cei del programma: “Sulla scia dell’esperienza vissuta la scorsa Quaresima in Terra Santa, abbiamo pensato di proseguire questo progetto sempre con l’Opera romana pellegrinaggi per portare a casa del telespettatore le emozioni di quei luoghi in cui Gesù è vissuto, ha predicato ed è entrato in contatto con la gente. “Una collaborazione feconda quella con l’Opera romana pellegrinaggi”, rimarca Misiti: “Don Giovanni Biallo (Orp) e don Marco Pozza sono riusciti, con le loro parole, a far rivivere l’atmosfera di quei giorni lontani che hanno cambiato per sempre la nostra storia. Le parole e le attualizzazioni di don Pozza, così vive e piene di poesia, sono state integrate con le note storiche e bibliche di don Biallo, guida esperta della Terra Santa”. Riavvolgendo i ricordi del viaggio, Laura Misiti racconta come le tappe in Giordania siano state studiate appositamente per il commento dei Vangeli. “Lo speciale di oggi partirà dal Monte Nebo, un balcone naturale che sovrasta la valle del Giordano e consente di giungere con lo sguardo fino a Gerusalemme. È il luogo in cui Dio mostrò a Mosè la Terra Promessa”. Il viaggio proseguirà poi a Betania, oltre il Giordano, “luogo esatto dove Giovanni battezzò Gesù”, aggiunge Misiti: “Nella terza puntata scopriremo la città di Gerasa, la Pompei del Medio Oriente: fondata dai soldati di Alessandro Magno, venne poi conquistata dai romani e probabilmente attraversata anche da Gesù. Un luogo che lascia senza fiato”. Nelle successive puntate si visiteranno il deserto del Wadi Rum, famoso nel mondo per le gesta di Lawrence d’Arabia, e Petra. “Petra è la città rosa o città perduta l’antica capitale nabatea – prosegue Misiti – una delle sette meraviglie del mondo. Il ciclo di puntate terminerà ad Amman, capitale della Giordania, dove don Pozza visiterà la Caritas locale: la città che ospita il numero di profughi tra i più alti del mondo ha una capacità di accoglienza e integrazione fuori dal comune”.  “Don Marco in questo ciclo è stato molto brillante”, spiega sempre la responsabile Rai. Don Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, è tra i sacerdoti scelti da “A Sua Immagine” per commentare il Vangelo del sabato (oltre a lui si ricordano don Luigi Ciotti, don Davide Banzato, don Maurizio Patriciello, don Luigi Verdi nonché il vescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi). “Don Marco – precisa Misiti – si è molto emozionato in Giordania, di fronte a tanta bellezza; ha saputo coniugare bene la sua conoscenza teologica con i luoghi visitati. Il nostro desiderio è accompagnare il pubblico di Rai Uno a vivere il Vangelo nei luoghi dove questo si è compiuto”.  Quindi Misiti chiude con l’immagine da custodire di questo itinerario: “È stata un’avventura emozionante. La Giordania è una terra bella, esempio di accoglienza e ospitalità. Il suo patrimonio culturale parla di storia, crocevia di popoli diversi, che vivevano di scambi commerciali e si nutrivano di differenze”. Ma sono soprattutto le persone a lasciare il segno, conclude Misiti: “Persone che hanno allargato il nostro orizzonte, spingendo il nostro sguardo sempre più lontano. Le pietre antiche sono belle, ma non danno nulla se non ci si arricchisce con l’umanità e la cultura di chi le custodisce

Sandro Pozza