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‘State facendo morire la nostra sanità’. Il Pd dell’Altovicentino è pronto per la piazza

“Una grande alleanza contro la malasanità in Veneto perché siamo stanchi di essere ignorati da una Regione Veneto che invece di migliorare la nostra Sanità la sta facendo lentamente e inesorabilmente morire”.

Il Partito Democratico dell’Alto Vicentino ha fatto squadra e ha unito i suoi membri dei comuni di Schio, Santorso, Malo, Monte di Malo, San Vito di Leguzzano, Torrebelvicino, Marano Vicentino, Piovene Rocchette, Isola Vicentina e Velo d’Astico per scendere in piazza il 16 novembre con tutta la forza dei suoi Circoli e dei suoi iscritti.

“Non staremo a guardare, su questi temi si mettano da parte i calcoli politici, conta solo il risultato: fare il bene dei cittadini – comunica Giacomo Stiffan, coordinatore di zona per l’Alto Vicentino – Per questo motivo il coordinamento dei Circoli dell’Alto Vicentino del Partito Democratico ha scelto di seguire l’esempio del Circolo di Schio e di aderire alla manifestazione in difesa della Sanità pubblica veneta del 16 Novembre con tutta la forza dei suoi Circoli e dei suoi iscritti perché ciò che sta accadendo in tutto il nostro distretto è inaccettabile e i cittadini devono venirne a conoscenza. Questo è solo l’inizio e vogliamo collaborare con chiunque voglia una Sanità efficiente: ordini professionali, associazioni del malato, organizzazioni sindacali, associazioni dei genitori, cooperative sociali nonché singole persone volenterose. Partiremo a breve con una serie di iniziative che avranno lo scopo di informare i cittadini: stiamo pagando due volte lo stesso servizio, prima attraverso le nostre tasse per finanziare il servizio sanitario pubblico e poi una seconda volta con i nostri risparmi, quando siamo costretti a rivolgerci a centri medici privati per sopperire alle gravissime carenze del pubblico. Noi non vogliamo che i veneti perdano i loro diritti: alla salute, a una sanità universale e a un servizio di alto livello con liste di attesa ragionevoli. Allo stesso modo pretendiamo che ai lavoratori del servizio sanitario pubblico vengano garantite paghe consone e turni umanamente sostenibili, a differenza di quanto accade ora dove medici e infermieri fuggono letteralmente da situazioni insostenibili. Diciamo NO a una sistema dove se hai soldi ti curi altrimenti rinunci, perché bisogna dire chiaramente che questa è la direzione presa. Ci rivolgiamo a tutti gli alto-vicentini: scenderete in piazza con noi o starete a guardare mentre sfasciano tutto?”

di Redazione Altovicentinonline