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Amministrative Schio. Forza Italia mette sul tavolo l’asso-Tolettini

Vorrebbe essere un sindaco vicino alla gente, capace di ascoltarla e comprenderne le istanze. Ma vorrebbe essere soprattutto un primo cittadino ‘complice’ del mondo produttivo: dall’imprenditore, agli artigiani alle partite iva che in questo momento storico soffrono per una tassazione esagerata .

Forza Italia ha un candidato a sindaco. E’ Marco Tolettini, esponente politico scledense, attuale consigliere comunale ed ex  presidente provinciale dell’Ater. L’ufficialità è arrivata nel pomeriggio di ieri , dopo la decisione del direttivo, che con il benestare di Lia Sartori e Pierantonio Zanettin, ha approvato la candidatura di Tolettini.

“Abbiamo individuato-  ha detto il coordinatore provinciale di Forza Italia Dino Secco- un candidato nel consigliere comunale Marco Tolettini,che unisca  la conoscenza  della macchina amministrativa, maturata anche come presidente dell’ Ater provinciale, con un profilo di equilibrio per una realtà, tradizionalmente difficile per il centro destra  come quella scledense, che da troppo tempo reclama un cambiamento. Tanto più che con la scelta effettuata   dal centro sinistra, c’è il rischio  della spostamento ulteriore a sinistra della città.

Auspichiamo pertanto che  sul nostro candidato convergano altre forze a sostegno  del rilancio di Schio”.

 

“Ho accettato con entusiasmo questa sfida –  ha esordito  Marco Tolettini – convinto che sia necessario voltare

pagina facendo tornare centrali temi come la diminuzione delle tasse a favore delle famiglie e delle imprese; incentivare  politiche del  lavoro e rilanciare il centro storico lavorando anche sulla  fabbrica Alta come motore di aggregazione.

 

Particolare attenzione dovrà essere posta alla questione giovanile e alla tematica  della sicurezza sulla quale la popolazione, anche quella anziana, è assai sensibile  .La campagna elettorale servirà a dare corpo  a questa  idea di città, sulla quale vogliamo chiamare a confronto la cittadinanza.

 

Tolettini, se dovesse diventare primo cittadino di Schio, da dove comincerebbe a lavorare?

Da una spending review e da una razionalizzazione delle risorse economiche e umane del Comune. Esiste un numero copioso di impiegati, che andrebbero dirottati in uffici in cui c’è maggiore bisogno di personale. Basti pensare che dalle casse del Comune di Schio mancano 500mila euro di Tares non versata. L’ufficio evasione potrebbe recuperare la somma ingente, che potrebbe servire per cose importanti.

 

Valter Orsi ha detto che se dovesse diventare sindaco, una delle sue priorità sarebbe quella di concentrarsi per cambiare la gestione all’interno del Consorzio di Polizia Locale. Lei cosa pensa di Canale?

 

Sicuramente, qualcosa che non va all’interno del Consorzio c’è perchè troppi comandanti si sono avvicendati in pochi mesi e non è normale. Dentro quel Consorzio, sul quale non ha voce in capitolo solo il comune di Schio, le cose vanno riviste attentamente, ma prima occorre andare a fondo per conoscere la situazione. Inoltre, con l’esigenza sicurezza della gente, occorrerebbe mettere sulle strade più vigili anzichè relegarli in uffici e utilizzare il personale per riscuotere multe.

 

Cosa pensa di Dario Tomasi?

 

Penso sia una bella persona sul piano umano. Ma che sia politicamente troppo a sinistra. Le sue origini non lascianno dubbi.

 

Di cosa hanno bisogno gli sceldensi e quanto conta avere un partito come Forza Italia alle spalle, in un momento in cui vanno di moda le liste civiche?

 

Hanno bisogno di recuperare la fiducia nella politica. Devono tornare a credere nei partiti che contano e che sanno farsi valere quando si va a battere cassa in Europa.

 

N.B.