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Calenda: “Mi candido in Veneto, l’autonomia la faremo noi”

Carlo Calenda ha annunciato, arrivando oggi pomeriggio a Padova, che si candiderà in Veneto. E che punterà soprattutto sul tema della semplificazione, perché “qui come in tutta Italia non riusciamo a spendere poichè i politici non hanno alcuna esperienza di gestione ad di fuori della politica. E quindi non saprebbero gestire il chiosco di un bar”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il leader di Azione ha osservato che “per chi amministra la cosa fondamentale non è se un provvedimento è di destra o di sinistra, ma se utile o no. Questa categoria tra la destra e la sinistra – tra l’altro in questa legislatura tutti si sono alleati con tutti, – è una cosa usata, in particolare da Berlusconi che ci ha fatto una cantilena per 30 anni, peraltro facendo al Paese molto male, viene usata solo per prendere i voti”.

Chiarezza sui programmi

“Il momento delle mediazioni sui contenuti è veramente passato, le persone vogliono sentire chiarezza nei programmi”. Ciò detto “non mi frega niente di Fratoianni e Bonelli, sono cose che riguardano Letta, ma attenzione a tenere la barra dritta su un programma chiaro, che non è di destra o sinistra, abbiamo dentro il salario minimo e la lotta ai contratti pirata e alle false cooperative, sono cose giuste da fare per il paese”. Carlo Calenda, segretario di Azione, ha detto durante un’intervista. “La tematica ambientale è centrale, è fondamentale- sottolinea Calenda– ma se essere Verdi vuol dire dire no non solo a rigassificatori e termovalorizzatori ma anche ai campi eolici offshore, ai campi fotovoltaici, vuol dire essere non essere Verdi ma come il M5S e dire no a tutto”.

L’agenda Draghi non si tocca

“Reitero. Agenda Draghi non si tocca. Termovalorizzatori, Rigassificatori, rinnovabili senza veti, revisione del Reddito di Cittadinanza, Nato, supporto all’Ucraina e revisione bonus 110%. Decidete serenamente”.

“Vanno assolutamente rinegoziati” i punti ambientali e sulla divisione 70/30 dei collegi nell’ambito dell’accordo tra Pd e Azione. “Giusto non prendere in giro gli elettori, vostri, nostri e del Pd”, sottolinea Calenda.

Autonomia

“Salvini va in giro a parlare di autonomia dopo che ha fatto cadere il governo. La faremo noi”