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Cogollo. Valdastico Nord. Il tema ‘caldo’ chiama al dibattito tutta la vallata

C’erano proprio tutti i comuni interessati al proseguimento della Valdastico Nord giovedì sera al Bocciodromo di Cogollo del Cengio alla assemblea pubblica organizzata dal gruppo di minoranza ‘Svolta AlternAttiva’.

Il capogruppo Riccardo Fimbianti ha radunato le sue truppe, disponibili ad un dialogo aperto sul possibile ‘canto del cigno’ di un’opera mai realizzata, che ha tenuto banco per decenni ed ha inasprito le posizioni di favorevoli e contrari, mentre il suo cantiere aperto incombeva come uno spettro sulla campagna di Casale.

Svolta AlternAttiva ha tentato di fare una sintesi dei punti salienti della vita del progetto, dal suo nascere fino al febbraio scorso, in cui un concordato tra Regione Veneto, Provincia di Trento e Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ha messo, forse, la parola ‘fine’ al proseguimento dell’autostrada fino a Besenello, sostituita da un corridoio infrastrutturale alternativo che collegherebbe Veneto e Trentino. Ad ascoltarli una platea attenta proveniente da Cogollo, ma anche da Piovene Rocchette, Arsiero, Velo d’Astico, Posina, Valdastico e Pedemonte.

Dopo l’intervento introduttivo di Emanuele Curzel, storico trentino, che ha riassunto a grandi linee la storia del progetto, l’architetto Renzo Priante di Piovene ha approfondito l’aspetto tecnico ed economico di un progetto definito ‘contro ogni logica’ che ‘da solo non si pagherà mai e che non è funzionale ai trasporti’.

L’aspetto funzionale è stato oggetto, tra l’altro, anche della riflessione di Gaetano Grotto, portavoce del ‘Comitato No Valdastico Nord’. ‘Se qualcosa ci sarà al posto della Valdastico Nord – ha detto Grotto – dovrà essere funzionale ai cittadini’.

A chiusura dell’assemblea l’intervento di Riccardo Fimbianti, che ha calato le problematiche da affrontare oggi nel contesto cittadino. ‘Cosa possono fare gli enti locali – ha detto il leader di Svolta AlternAttiva – per studiare una nuova viabilità che abbia un senso e per risolvere i problemi a livello locale? Ci siamo presentati con un progetto e adesso lo vogliamo portare avanti per rispetto di chi ci ha votato’.

 

Il lavoro non è finito, ha fatto capire chiaramente Fimbianti ai suoi, ma comincia adesso. Non ha risparmiato nemmeno una frecciata al sindaco Piergildo Capovilla, non presente alla serata. ‘Non ha ancora capito – ha detto Fimbianti – che vogliamo lavorare con lui per il bene del paese. Da parte sua invece non c’è stata nessuna apertura, né è mai stata organizzato il tanto millantato consiglio comunale aperto sul tema dell’autostrada. Abbiamo due anni di tempo per creare nuove sinergie con i comuni, e far sentire la nostra voce. Anche se questa sera il sindaco non c’è, gli volevo lo stesso dire: noi siamo pronti.’

Dal pubblico un breve intervento di Marco Zorzi, anch’egli tra i banchi della minoranza e capogruppo di ‘Viva Cogollo’, che ha manifestato il suo consenso per la serata, ed uno inaspettato del vicesindaco Sofia Zordan, ‘calata’ per così dire nella fossa dei leoni, visto che solo da pochi giorni la maggioranza ha reso pubblica la possibilità di un cambiamento dell’attuale tracciato della A31, avallata nero su bianco dal presidente stesso della A4 Brescia – Padova Flavio Tosi. ‘La serata sull’autostrada si farà – ha detto Zordan al pubblico – e là verranno trattati argomenti che non sono stati trattati finora. Ciò non toglie che ho trovato questo dibattito interessante dal punto di vista informativo.’

Dal sindaco di Arsiero Tiziana Occhino, presidente dell’Unione montana Alto Astico, è venuta invece una conferma della volontà di cercare la collaborazione comune. ‘Mi impegno ad aprire un tavolo – ha detto la Occhino ai presenti – nel quale far convergere tutte le posizioni per trovare insieme un modo di agire comune nell’interesse di tutti i paesi coinvolti’.

Marta Boriero