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Gli ambientalisti scrivono ai candidati sindaci dell’Alto Vicentino: ‘Cosa ne pensate dell’inceneritore?’

La lettera è indirizzata a tutti i candidati sindaci dell’Alto Vicentino. E in calce porta le firme di Avr (Alto Vicentino Ricicla), Isde-Medici per l’Ambiente, Legambiente, Circolo di Schio Valleogra e Usb, Unione sindacale di base. Oggetto della lettera è l’inceneritore. E la richiesta è di una presa di posizione chiara e netta sulla questione da parte di ciascuno dei candidati.

 

“Alto Vicentino Ambiente, società pubblica di cui sono proprietari i comuni dell’Alto Vicentino e di cui il comune di Schio è socio di maggioranza – è scritto nella lettera -, investirà quattordici milioni di euro per raddoppiare la potenzialità della linea 1 dell’inceneritore di Schio, che arriverà così a bruciare 91.000 tonnellate all’anno di rifiuti, nonostante la produzione dei rifiuti sia in continuo calo in particolare nel nostro territorio. Dopo la chiusura degli impianti di Venezia e di Verona, nel Veneto restano in attività solo quelli di Padova e di Schio. Ci sembra importante che queste scelte strategiche che riguardano il futuro dell’inceneritore siano consapevolmente valutate da ciascuna Amministrazione appartenente all’Alto Vicentino Ambiente e che ciascun Sindaco sia politicamente responsabile delle decisioni che si prenderanno per il futuro.  In questo contesto, come Associazioni ambientaliste e non solo, esprimiamo la nostra preoccupazione per la notizia, più volte riportata in organi di stampa ed in incontri pubblici, riguardante la nascita di una rete di imprese tra AVA, ETRA e AIM per la gestione dei rifiuti. In concreto, queste società si accordano per smaltire nell’impianto di Schio rifiuti provenienti da tutta Italia, nel nome di presunte “ economie di scala “ che non tengono minimamente conto né del fatto che l’incenerimento è una pratica antieconomica, superata e in totale contrasto con la raccolta differenziata, né delle conseguenze ambientali e sanitarie che ricadranno sui cittadini. La fusione tra AVA e Greta, inoltre, sta per essere approntata adducendo poco chiare motivazioni di una presunta economicità interna alle stesse società, senza che a Schio ci sia un programma innovativo e valido nella raccolta differenziata”.

E scrivono ancora i firmatari della lettera aperta: “Qual è dunque il ruolo della politica in questa delicata fase? Quello di discutere i piani economici di queste società pubbliche, verificandone la pubblica utilità, o quello di accettare passivamente decisioni già prese? Nell’approssimarsi delle elezioni sentiamo dunque necessario chiedere ai candidati sindaci dell’Alto Vicentino di illustrare con chiarezza quale sarà la posizione delle amministrazioni da loro guidate sull’ipotesi preannunciata di fusione tra AVA e Greta e di costituzione di una multiutility dei rifiuti. Sull’eventuale utilizzazione dell’impianto di Schio per smaltire rifiuti provenienti anche da fuori regione. Disponibilità ad assumere un formale impegno affinché non siano realizzati negli anni a venire ulteriori ampliamenti della potenzialità di incenerimento, perseguendo l’obiettivo di una progressiva riconversione dell’impianto verso tecnologie più rispettose dell’ambiente. E infine, cosa pensano dell’eventuale ingresso di soggetti privati nella delicata gestione dello smaltimento dei rifiuti. Ai cittadini chiediamo di valutare con grande attenzione le risposte che verranno rese dai candidati a questi quesiti, ricordando che riguardano decisioni fondamentali per il nostro territorio”.

di redazione Thiene on line