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‘Il consiglio comunale sarà pubblico’: parola dei ‘grillini’, disposti a pagare di tasca propria

Siamo disposti a sobbarcarci le spese pur di garantire la visione dei consigli comunali ai cittadini thienesi. Tagliano la testa al toro i ‘grillini’ di Alessia Gamba e Orazio Comberlato, che sono convinti che dietro preventivi di spesa da capogiro ci sia  la volontà di boicottare la proposta di trasparenza del movimento 5 Stelle, che della vicinanza con la gente, attraverso gli strumenti ormai presenti in ogni casa, ne hanno fatto una missione sulla quale non accettano compromessi. ‘La verità – si legge nel comunicato diramato dai ‘grillini’ – è che l’amministrazione non ha gradito la nostra proposta di rendere pubbliche le sedute del consiglio, attaccandosi a mille escamotage. Prima la questione della privacy, poi, il regolamento, ora le spese esagerate’.

 Secondo i grillini, insomma, quelle della giunta Casarotto sarebbero tutte e solo scuse. Tirano in ballo l’esempio del comune di Marano, dove le riprese delle sedute di consiglio si eseguono senza problemi con il benestare della giunta di Piera Moro, che non ha mai opposto il veto. ‘A costi minimi – sottolineano i grillini – altro che migliaia di euro’.

‘In campagna elettorale, l’attuale maggioranza si è riempita la bocca con parole come trasparenza, partecipazione e condivisione, ma di trasparenza vediamo solo promesse non mantenute’.

Il movimento 5 stelle di Thiene non vuole abbassare la guardia sullo streaming ed è disposto a mettere telecamera, trepiedi e tutto il necessario per informare i cittadini.

‘Mi chiedo perchè a Thiene si debba sempre peccare di superbia – dice Alessia Gamba, rispondendo  all’assessore Michelusi che sostiene che youtube renderebbe la visione dei filmati accessibili solo a parte della cittadinanza – i grillini non si stracciano le vesti, semplicemente sono sbigottiti dinanzi alle dichiarazioni del vicesindaco Alberto Samperi che fornisce cifre più alte di quelle abbozzate in precedenza da Michelusi e chiedono che i due amministratori si mettano d’accordo parlando tra loro prima di fare accuse o dichiarazioni’.

Domani, intanto, si riunirà la commissione che dovrà affrontare la questione-streaming sulla quale il movimento 5 Stelle non intende assolutamente ‘mollare l’osso’. D’altra parte lo avevano promesso in campagna elettorale a quel 20 per cento che li ha preferiti e che ora, non intendono deludere senza aver perseguito l’obbiettivo.

N.B.